A4, col Tutor diminuiscono gli incidenti
Ma c’è un «nuovo» pericolo: il cellulare

Nonostante proprio in questi mesi si festeggino i dieci anni di Tutor, con i relativi benefici a livello di riduzione degli incidenti anche sulla Bergamo-Milano, la pessima abitudine, per usare un eufemismo, di telefonare mentre si è al volante, rappresenta la nuova emergenza autostradale.

Con un po’ di occhio, che deriva da anni di frequentazione della Bergamo-Milano, li si becca al volo. In genere, «l’autista telefonico» viaggia troppo lento, per essere vero. Tipo novanta all’ora in seconda corsia, o cento in terza. E soprattutto, non tira dritto. Prende l’onda verso destra, poi corregge di scatto. Lo vedi, e il pronostico viene facile: «Questo ha il telefono in mano». Sull’A4 il problema è questo. E nonostante proprio in questi mesi si festeggino i dieci anni di Tutor con relativi benefici a livello di riduzione degli incidenti (dai 141 del 2007 ai 100 del 2015), la pessima abitudine, per usare un eufemismo, di telefonare mentre si è al volante, rappresenta la nuova emergenza autostradale.

«A preoccupare– denuncia Mirella Pontiggia comandante della Polstrada di Bergamo -sono le distrazioni al volante, telefono in primis. Sempre più spesso il cervello degli automobilisti è impegnato in altre attività, perché intento a chattare, leggere messaggi: il problema principale non è più l’alcol, ma sono gli smartphone». Anche le attività investigative si sono adattate: «In caso di incidenti mortali, si analizzano i tabulati telefonici e del traffico dati, per verificare l’uso del cellulare al momento dello schianto».

Fa eco Giordano Biserni, presidente dell’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale (Asaps), membro della Consulta istituita da Autostrade: «Risultati indiscutibili, Tutor va beatificato. Ma l’elettronica da sola non basta, servono le pattuglie in strada, penso soprattutto per “stanare” l’uso del telefonino, che per noi è la “sbornia del terzo millennio”: occorrono misure più dure, a partire dalla sospensione della patente già dalla prima infrazione per chi è pizzicato col cellulare».

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