Addio all’ex partigiano Elia Somenzi
Salvò molte famiglie ebree - Video

È morto ad Alba dove si era trasferito da anni, Elia Somenzi, aveva 88 anni ed era originario di Treviglio. I funerali si sono svolti la scorsa domenica 22 ottobre in piemonte.

Aveva soltanto 15 anni quando, insieme con il suo parroco a Milano, salvò diverse famiglie di ebrei, tanti bambini, organizzando catene verso la Svizzera, caricandoli sul camion della ditta in cui lavorava suo padre, autorizzato a trasportare seta, per portarli fuori città e superare il confine. Appassionato di rugby Viveva in Langa in Piemonte da una quindicina d’anni, arrivato ad Alba con la moglie per stare vicino ai due figli Marco e Daniela e le loro famiglie.

Con una vocazione speciale per tenere in vita la memoria, raccontando con grande lucidità la Resistenza e la lotta partigiana ai ragazzi delle scuole». Per questo era stato scelto come testimonial dagli albesi dell’istituto comprensivo Centro storico per la video-intervista in cui «Eli», fazzoletto al collo, parla della povertà conosciuta con i preti di strada a Cremona, di quando a Milano «tutti sapevano e tutti tacevano» prima dell’arrivo delle leggi razziali e del suo impegno contro la discriminazione, «anche se dico sempre “ne ho salvati troppo pochi”».

Il documentario, trasmesso lo scorso 27 gennaio nella chiesa di San Giuseppe per la Giornata della Memoria dopo che da poco era rimasto vedovo, è stata l’ultima sua apparizione in pubblico.

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