Ambrosoli lancia Gori e Martina
«Con loro possiamo vincere le Regionali»

L’avvocato Umberto Ambrosoli lascia il Pirellone e lancia due bergamaschi per le elezioni regionali del 2018.

L’ormai ex consigliere del Patto civico, candidato presidente nel 2013 per il centrosinistra, diventerà presidente della nuova Bpm, all’interno del gruppo Banco Bpm, e ha deciso di lasciare da subito la carica. Per il futuro punta tutto sul ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e sul sindaco di Bergamo Giorgio Gori: «Nel 2013 vincemmo in tutte le città capoluogo, esclusa Varese, e perdemmo invece nei piccoli centri, nella Lombardia più profonda – ha spiegato in un’intervista al Corriere -. Io credo che due ottimi candidati, entrambi capaci di parlare con quel tipo di elettorato del territorio, possano essere per motivi diversi il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Con loro il centrosinistra potrebbe conquistare per la prima volta la Lombardia. Per quello che ho sempre creduto in ordine alle situazioni di conflitto di interesse, reale o apparente che sia, non aspetterò l’inizio dell’anno per rassegnare le mie dimissioni da Consigliere regionale, lo avevo già anticipato e ovviamente lo confermo ora: da subito - ha spiegato Ambrosoli, figlio dell’avvocato Giorgio ucciso nel 1979 - Si tratta di un impegno in un settore che, a livello europeo e non solo italiano, sta vivendo un momento di grande trasformazione che si ripercuote direttamente sulla vita di tante persone e sull’economia tutta. Lo affronterò, non senza timore, ma con fiducia».

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