Aria e verde urbano, Bergamo non brilla
Domenica i dati su «eco.bergamo»

Su «eco.bergamo», domenica gratuito con L’Eco, il mensile dedicato all’ecosostenibilità e all’economia green.

Guardando dati e tabelle, sembrerebbe di vedere tutto grigio: con le polveri sottili che in inverno schizzano alle stelle e i numeri del verde urbano che portano Bergamo ben lontana dalle classifiche dei capoluoghi virtuosi.

Ma bisogna superare la mera statistica per scoprire che la città è anche altro, con un patrimonio pubblico diffuso, tra parchi e aree verdi, oltre a giardini e cortili privati, a cui si aggiunge un andamento decrescente, da quindici anni a questa parte, delle polveri sottili. Si cerca, dunque, di scoprire cosa si nasconde tra i palazzi della città, oltre che nell’aria, nel prossimo numero del mensile, «eco.bergamo», la rivista specializzata sui temi della sostenibilità e dell’economia green, in edicola domenica gratis con L’Eco. I lettori potranno scoprire tutti i dati raccolti dall’Istat sulla disponibilità di spazi verdi urbani: una superficie complessiva di 2.189.142 metri quadri con un valore pro capite di 18,4 metri quadri per abitante. E con questo dato il capoluogo orobico finisce al 68° gradino su 110 della classifica: dunque un numero non ottimale, ma comunque in risalita negli ultimi quattro anni. Anzi, rispetto alle altre province lombarde, la città orobica risulta quella che ha ottenuto il miglioramento maggiore. Renato Ferlinghetti, vicedirettore del Centro studi del paesaggio «Lelio Pagani» dell’Università di Bergamo, e Fulvio Adobati, referente dell’osservatorio sul territorio propongono di «mettere a sistema i parchi novecenteschi, come il Marenzi e Locatelli, affinché diventino parte integrante della città, non solo isole in cui ritirarsi. Anche i Corpi santi, la cinta verde a sud della città, devono essere inseriti in una rete e valorizzati».

Per incrementare il verde urbano, l’assessore all’Ambiente Leyla Ciagà ricorda le possibilità offerte alle amministrazioni: «Riconvertire le aree dismesse, potenziare il patrimonio arboreo e migliorare la fruibilità dell’esistente». I dati dimostrano che Bergamo è molto verde grazie agli spazi agricoli, come quelli inseriti nel Parco dei Colli. Alberto Brivio, presidente di Coldiretti, ricorda invece il ruolo importante di questi spazi: «Non hanno solo funzione ambientale, ma anche economica». E poi ci sono i tantissimi giardini privati: è anche su questo fronte si può intervenire, lo dimostra l’esperienza di Chorus Life, il nuovo quartiere che sorgerà all’ex Ote. «Oltre al palazzetto dello sport – ha spiegato il progettista Joseph Di Pasquale – ci sarà molto verde accessibile a tutti». Azioni importanti per contrastare il Pm10 che, nonostante un calo costante dal 2002 a oggi, ogni anno raggiunge picchi preoccupanti.

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