Astino, serve riaprire il parcheggio
A settembre la scuola, che ne pensi?

Una scuola di alta formazione e hotellerie ad Astino, ma prima di pensare a queslla bisogna risolvere il problema del parcheggio. Tu cosa ne pensi?

«Il futuro non dipenderà solo da noi: ci sarà una società che gestirà la Scuola di alta formazione e hotellerie su cui siamo molto avanti, gli advisor sono entusiasti del progetto e confidiamo che si apra a settembre 2016. La prossima estate non terremo chiuso Astino: ci sarà un mix di contenuti e attività di somministrazione, ci sono già operatori che stanno elaborando proposte. Tra qualche settimana iniziamo la ricostruzione della cascina convento e la sistemazione di uno spazio di 200 metri vicino alla chiesa, da dedicare alle attività pastorali».

Fa il punto a 360 gradi sul futuro del complesso monumentale di Astino il presidente della Fondazione Mia Fabio Bombardieri, intervenuto ieri sera all’incontro pubblico organizzato dall’associazione Vivere Longuelo. Una sorta di rendez vous tra i residenti e l’ente proprietario della valle di Astino dopo un’estate rovente, non solo per il meteo.

Nella sala dell’oratorio di Longuelo, con Bombardieri, c’erano il sindaco Giorgio Gori, il direttore dell’Orto botanico Gabriele Rinaldi, il presidente del Parco dei Colli Oscar Locatelli e il parroco don Massimo Maffioletti. I residenti hanno detto la loro, lamentando l’immagine di Astino come «locale fuori porta», con «una scarsa attenzione ai prodotti locali e neanche la frasca come ce n’erano una volta». Tutto scritto in un documento consegnato ai diretti interessati. E ancora una «gestione fallimentare della mobilità: la Ztl è stata positiva ma insufficiente, come il controllo sanzionatorio della polizia locale». E sono ancora i residenti a chiedere che Astino sia un luogo «da gustare in silenzio e a piedi, non ci è piaciuta la sosta selvaggia».

È proprio qui che concordano le due parti: sul nodo del parcheggio. Nonostante la stagione estiva si sia chiusa, la passeggiata lungo la via Astino per raggiungere i Colli o una visita alla chiesa del Santo Sepolcro sono ormai un’abitudine per i bergamaschi. Da qui la necessità di un’area dove lasciare l’auto (anche perché le linee dell’autobus sono limitate): «In queste domeniche c’è pieno di auto in divieto. Da quando il parcheggio è chiuso, il problema c’è – sbotta Bombardieri –. Per fare un parcheggio interrato, se arriveranno le autorizzazioni, servono circa 2 milioni, quando invece potrebbe essere realizzato con una sbarra e a pagamento». Tu cosa ne pensi?

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