Auguri mamme bergamasche
Ecco tutti i vostri scatti d’amore

Queste immagini sono atti d’amore. Scatti di vita, per di più quotidiana, che raccontano legami indissolubili, emozioni che tornano alla memoria dopo una sola occhiata: quella volta al mare, il primo ruzzolone, la gita in montagna con un sole splendente; il primo giorno di scuola, i primi passi.

Le mamme noi le festeggiamo così, con le vostre foto raccolte in una galleria virtuale sul nostro sito web e sulla nostra pagina Fb «L’Eco di Bergamo». Ne sono arrivate in pochi giorni oltre 400: mamme e figli, immagini in bianco e nero, il sapore dell’antico in polaroid sbiadite insieme a tutta una carrellata di selfie, a spasso per la Bergamasca, tra linguacce e sorrisi. Foto di mamme che non invecchiano mai, che ridono e si commuovono, che scherzano e si arrabbiano. Quelle che corrono tra casa e lavoro, che la notte fanno la lista delle cose da fare il giorno dopo, quelle sommerse dai gruppi WhatsApp di scuola e attività dei figlioli; quelle che le notti non dormono, vicino a un letto di ospedale. Quelle che sono figlie cresciute e fanno da madri a chi le ha accudite una vita. Mamme per scelta, ma anche mamme mancate che oggi lo sognano un progetto di famiglia. Mamme in attesa e mamme sole, con i figli lontani, mamme coraggiose.

Oggi è la festa del passato e del futuro, di quelle che ci mancano terribilmente e di quelle che abbiamo ancora la fortuna di abbracciare. Ed è anche la festa di quelle mamme pasticcione, che dimenticano la gita scolastica, che ripassano le tabelline in macchina, ma che ci sono sempre e comunque. Ed è vero, mamma si è per sempre, con gli stessi sguardi, le parole non dette. Mamme apprensive, mamme ogni tanto arrabbiate, ma che sanno ridere e sorridere con poco.

Come in questi scatti, tratti dalla nostra raccolta - bellissima e intensa - che racconta una Bergamo fatta di semplicità. Perché alle mamme basta poco, come un panino insieme in un fast food, una corsa in mezzo alla neve. Basta il primo vagito e un sorriso dopo un ginocchio sbucciato. Bastano quelle dita appiccicose di marmellata, un voto striminzito ma sofferto all’Università, un piccolo e grande traguardo nelle tante difficoltà di ogni giorno. Le mamme sono soprattutto questo, nella immensità di un sentimento.

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