Ballottaggi, il centrodestra festeggia
En plein in Lombardia. Pizzarotti fa il bis

Doccia fredda per il Pd, che perde 11 capoluoghi e alcune roccaforti come Genova, La Spezia e Sesto San Giovanni. Il M5S fuori dai giochi. Pizzarotti si conferma a Parma. Lombardia, en plein del centrodestra.

Al centrodestra 16 capoluoghi, solo 6 al centrosinistra. Il centrodestra esce dunque, vincitore da questa tornata elettorale. Si ritrova al governo in 16 comuni capoluogo (ne aveva 7) e infligge una dura sconfitta al centrosinistra che al di là del dato puramente numerico - vince solo in 6 capoluoghi a fronte dei 17 che aveva rimediato al precedente giro - si ritrova orfano di alcune sue roccaforti. Su tutte Genova, La Spezia e Sesto San Giovanni, l’ex «Stalingrado d’Italia». Il Movimento 5 Stelle ha perso nell’unico capoluogo in cui era al ballottaggio, Asti. E si deve accontentare della vittoria a Carrara, che però capoluogo non è. Federico Pizzarotti trionfa a Parma, cinque anni dopo, anche senza l’appoggio del Movimento.

Il centrodestra è riuscito a strappare al centrosinistra 12 città capoluogo di provincia: Genova, L’Aquila, Monza, Piacenza, La Spezia, Alessandria, Asti, Pistoia, Como, Rieti, Lodi, Oristano. Si riconferma a Verona (malgrado il cambio di rotta del sindaco uscente Flavio Tosi, che ha lanciato una propria lista), Catanzaro, Frosinone e Gorizia. Il centrosinistra «ruba» al centrodestra due capoluoghi: Padova e Lecce. E conferma i sindaci di Palermo, Taranto, Lucca e Cuneo. A Belluno vince una coalizione di liste civiche. Nulla di fatto per Trapani, che era del centrodestra, ma che tornerà al voto il prossimo anno essendo rimasto in lizza al ballottaggio un solo candidato che non è però riuscito a fare votare almeno il 50% degli aventi diritto. Bassa l’affluenza: il 46% degli aventi diritto al voto (a fronte del 59% che aveva votato al primo turno».

In Lombardia il centrodestra ha fatto l’en plein. L’ex Stalingrado d’Italia, Sesto San Giovanni, ieri ai ballottaggi ha visto la vittoria del centrodestra: Roberto Di Stefano (sostenuto dalla lista Sesto nel Cuore, da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia) ha vinto con il 58,6% la sfida con la candidata del centrosinistra e sindaca uscente Monica Luigia Chittò, che si è fermata al 41,4%. Il centrodestra ha vinto anche in tre capoluoghi di provincia, Como, Lodi e Monza. A Como Mario Landriscina, (sostenuto da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e da una lista civica) ha battuto con il 52,7% lo sfidante di centrosinistra Maurizio Traglio (candidato da Pd e liste civiche), fermo al 47,3%. A Lodi Sara Casanova, sostenuta dal centrodestra, è la nuova sindaca: con il 56,9% ha battuto Carlo Gendarini, del centrosinistra, fermo al 43,1%. A Monza ha trionfato Dario Allevi (Lega e centrodestra) che con il 51,3% dei voti ha battuto il sindaco uscente di centrosinistra Roberto Scanagatti (48,6%). L’affluenza ai seggi si è fermata intorno al 44%

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