Bergamo capitale enogastronomica?
Polenta e funghi, ma dentro dei box

My Cooking Box celebra Bergamo capitale enogastronomica e, in occasione di Erg (Regione Europea della Gastronomia), realizza per il Comune capoluogo due nuovi «box» tutti dal sapore orobico: un po’ il coronamento di questa start up nata un anno fa dall’intuito e dalla tenacia di Chiara Rota, 32 enne di Stezzano.

Un progetto «figlio» di Expo che si è concretizzato soprattutto nello scorso mese di dicembre e che ora sta posizionandosi a livello commerciale sul territorio nazionale ed europeo. L’idea è molto semplice: offrire in un box le giuste dosi per una ricetta italiana realizzata con prodotti Dop o di alta qualità, selezionati in giro per lo Stivale. Dall’olio al sale, dalla pasta alla salsa, le porzioni possono essere per 2 o 5 persone e viene naturale pensare che per Erg questa sia un’ottima occasione per comunicare il cibo genuino e del territorio: «Con il Comune di Bergamo e Visit Bergamo è nata l’idea di creare due box bergamaschi – spiega Chiara Rota, ora in società con Francesca Pezzotta e Alessandro Riva -. Abbiamo ovviamente pensato alla polenta con funghi: la farina è di mais dell’Azienda Agricola Sant’Alessandro di Albano Sant’Alessandro mentre i funghi sono di Fungorobica, porcini di prima scelta dell’azienda di Casazza». Il secondo box è all’insegna della taragna: «Stiamo ultimando una ricetta per la crema ai formaggi con Casarrigoni di Peghera in collaborazione con l’Accademia del Gusto di Bergamo che ci supporta nel progetto».

I due box, che saranno lanciati a fine anno, saranno distribuiti da Visit Bergamo e vanno ad aggiungersi ai sei che la start-up ha lanciato sul sito mycookingbox.it, già entrati nel circuito internazionale di Amazon. «Dopo la definizione delle ricette, abbiamo stretto delle collaborazione con chef italiani che firmano ciascun box: ci sono anche i bergamaschi Francesca Marsetti per le Trofiette al pesto e Roberto Proto per i Paccheri di Gragnano con pomodoro giallo e ventresca di tonno». Obiettivo ora è spingere sulla distribuzione: «Siamo in una trentina di punti vendita in Italia e ora guardiamo all’estero: in Germania stiamo trattando con una catena tedesca molto importante e abbiamo lanciato anche un servizio di personalizzazione per i ristoranti, con box che nascono con lo chef del locale».

Vulcanica Chiara e piena di energia: «La mia idea è nata ed è subito stata selezionata in Lombardia come progetto vincente. Noi ci crediamo molto e dai piccoli numeri portati a casa da dicembre scorso, ora cerchiamo di continuare a investire per spingere il cibo italiano nel mondo».

A caccia di nuovi finanziamenti è nata anche l’idea di un progetto di crowfounding: «Si tratta di una campagna di equità su crowdfunding.it che da settembre permetterà di finanziarci con chi vorrà acquisire quote del nostro progetto» spiega Chiara Rota. Nuovi investimenti, nuovi box, per rafforzare la rete commerciale: «Dobbiamo farci conoscere: le box abbinano la qualità, ma puntano anche alla corretta alimentazione, senza sprecare cibo – conclude -. Le dosi le calcoliamo noi e con la ricetta è pure più facile cucinare».

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