Bergamo, Giorno della Memoria
Ecco l’elenco di tutte le iniziative

Reso noto il programma delle iniziative organizzate dal Comune di Bergamo per la ricorrenza internazionale che commemora le vittime dell’Olocausto e che si svolge il 27 gennaio. Decine di appuntamenti tra il 21 gennaio all’8 febbraio. Ecco tutto il programma.

Il 27 gennaio del 1945, giorno nel quale i soldati dell’esercito sovietico entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, è la data simbolo della fine delle persecuzioni nazifasciste in Europa. In Italia, per legge della Repubblica, il 27 gennaio è stato proclamato «Giorno della Memoria». Bergamo celebra questa ricorrenza con una lunga serie di appuntamenti, che dal 21 gennaio all’8 febbraio riporteranno alla memoria una delle più grandi tragedie del Novecento.

«Vogliamo che il Giorno della Memoria – sottolinea Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo – sia non solo un importante momento istituzionale, ma diventi soprattutto per i giovani un’occasione di riflessione e di partecipazione. Per questo motivo, anche quest’anno, abbiamo voluto creare un progetto specifico, declinato in tante diverse iniziative, con una curatela artistica affidata a Maria Grazia Panigada».

Iniziamo da quelle istituzionali in programma venerdì 27 gennaio: si inizia alle ore 10 al Parco delle Rimembranze in Rocca (Bergamo Alta) per la tradizionale deposizione di corone d’alloro alla lapide nel Parco e presso la chiesetta di Sant’Eufemia, in ricordo degli ebrei bergamaschi deportati nei campi di sterminio. Alle ore 11.00, al binario 1 della Stazione Ferroviaria di Bergamo, avverrà la deposizione di una corona d’alloro in memoria dei lavoratori delle fabbriche di Sesto San Giovanni deportati nei campi di concentramento e alle ore 11.30, nel giardino di Palazzo Frizzoni, avrà luogo un momento di raccoglimento in memoria dei 20 bambini ebrei uccisi nel campo di Neuengamme, con la presentazione dell’installazione Un oggetto urbano per il Giorno della Memoria.

Ecco tutti gli altri eventi predisposti dall’Assessorato alle Cultura del Comune di Bergamo in collaborazione con Isrec Bergamo e altre istituzioni e associazioni: GAMeC, ANED, la Biblioteca Civica A. Mai, Fondazione Bergamo nella storia, l’Università di Colonia, il Liceo Artistico ‘G. e P. Manzù’, il Liceo Classico ‘P. Sarpi’, il Liceo ‘P. Secco Suardo’, l’I.S.I.S. ‘G. Natta’, l’Istituto comprensivo ‘E. Donandoni’, il Progetto Young, Addiction School, il Centro Promozione della Legalità, Centri Socio Culturali del Comune di Bergamo e l’Associazione Vivere Longuelo concorrono affinché la Giornata rappresenti un vero sforzo corale della città intorno al tema della Memoria dell’Olocausto.

A Esther Béjarano, «la ragazza con la fisarmonica», sarà dedicato l’incontro di lunedì 23 (ore 17.30) presso la sede di Isrec di Via Tasso: tedesca perseguitata dai nazisti perché ebrea, Esther Béjarano è sopravvissuta alle camere a gas perché, musicista, faceva parte dell’orchestra di Auschwitz.

Intorno alla musica ruoterà anche l’Azione Civile ideata da Albino Beniamini di Pandemonium Teatro e da Enzo Catini, che si svolgerà venerdì 27 fra le 13.30 e le 17.30 ed è stata preceduta da un lungo lavoro con laboratori storici e teatrali per preparare i ragazzi a diventare portatori attivi di memoria. «I giovani, gli studenti delle nostre scuole, sono ancora una volta protagonisti - conclude Ghisalberti - Mentre per ragioni anagrafiche scompaiono gli ultimi testimoni della Shoah, sono proprio gli studenti a farsi testimoni per trovare il coraggio di combattere ogni discriminazione».

Altra iniziativa ricca di significati, la performance Ebrea dell’artista Fabio Mauri è prevista venerdì 27 alle 18.30 presso la Sala delle Capriate del Palazzo della Ragione, in Piazza Vecchia: ideata per la prima volta nel 1971, Ebrea mostrava già allora quella tragicità, quella forza e quella carica esistenziale e politica che nel corso del tempo l’hanno sempre accompagnata e che la contrassegnano ancora oggi.

Sala ritratti della Biblioteca Civica A. Mai, piazza Vecchia 15 Dalle giudecche ai ghetti: storia e memoria di una libertà perduta Esposizione bibliografica a cura di G. Pasquale, L. Maffioletti, Biblioteca Civica A. Mai Orari: lunedì –venerdì 08.45–17.30; sabato 08.45–13.00. Esposizione di opere di narrativa, saggistica e memorialistica che hanno per tema la storia dei ghetti e la vita delle comunità ebraiche dal Cinquecento al XX secolo.

Sabato 21 gennaio alle 15.00 Chiesa del Santo Sepolcro di Astino, via Astino 13. Le loro storie nella nostra memoria Letture a cura dell’Associazione Vivere Longuelo. Con questa iniziativa si cercherà di rispondere all’impegno preso da Primo Levi e da Liana Millu, due tra i più grandi testimoni scrittori della Shoah: attraverso le loro parole si restituiranno i nomi, i volti, le storie a Emilia, Lily Marlene, Lorenzo, Maria, Kuhn, Lottie e Gustine, Alberto, Hurbinek…

Lunedì 23 gennaio alle 17.30 | Istituto Isrec, via T. Tasso 4 La ragazza con la fisarmonica. Incontro sulla vita di Esther Béjarano. Seminario a cura di Isrec. E’ difficile racchiudere in una definizione la vita di Esther Béjarano. Bambina tedesca a cui la politica razzista dei nazisti rubò l’adolescenza, sopravvissuta ad Auschwitz, Eshter ha attraversato il Novecento con lucidità e coraggio, rifiutando ogni identità che incanalasse la sua esistenza in percorsi prestabiliti. La musica le è stata fedele compagna.

Giovedì 26 gennaio alle 18.00 all’ ex Ateneo, piazza R. Giuliani 5. Auschwitz. Prospettive, sintesi e immaginario per attraversare il campo. Inaugurazione della mostra a cura di Isrec, in collaborazione con Liceo Artistico ‘G. e P. Manzù’ e ANED. Un’esposizione per interrogarsi sul luogo simbolo della coscienza europea contemporanea - Auschwitz - a partire dal confronto tra generazioni. Un percorso, che intreccia immaginario, storia e arte, costruisce molteplici prospettive da cui guardare il Lager. La mostra sarà aperta fino al 5 febbraio con orari: venerdì 17.00-19.00; sabato e domenica 11.00-19.00. Visite guidate su prenotazione (anche fuori orario): 035 238849; [email protected]

Venerdì 27 gennaio alle 16.30 Centro Socio Cultuale di Grumello al Piano, via Gorizia 4/G Sciesopoli: una storia da non dimenticare. Conversazione tenuta dal dott. A. Scanzi , del Laboratorio di Storia del Circolo Gramsci di Bergamo. venerdì 27 gennaio. Alle 16.45 | Sala tassiana della Biblioteca Civica A. Mai, piazza Vecchia 15. Dalle giudecche ai ghetti: storia e memoria di una libertà perduta . A cura di G. Pasquale, L. Maffioletti, Biblioteca Civica Mai, C. Romero, Circolo dei Narratori, E. Beschi, Conservatorio Gaetano Donizetti.

Letture di brani scelti ed esecuzioni musicali per ripercorrere idealmente la storia delle comunità ebraiche - tra scelte identitarie e imposizioni legislative - nei quartieri giudei, nei ghetti storici di Roma e Venezia, nei luoghi simbolo della segregazione nazista. Durata 90 minuti. Venerdì 27 gennaio alle 17.30 ex Ateneo di Città Alta, piazza R. Giuliani 5. Auschwitz. Prospettive, sintesi e immaginario per attraversare il campo. Visita guidata alla mostra a cura di Isrec con gli studenti Liceo Artistico ‘G. e P. Manzù. Prenotazione non richiesta.

Venerdì 27 gennaio alle 18.30 nella Sala delle Capriate del Palazzo della Ragione, piazza Vecchia. Riedizione della performance ‘Ebrea’ dell’artista Fabio Mauri Promosso da GAMeC e Assessorato alla Cultura Coordinata con la mostra ‘Fabio Mauri – Arte per legittima difesa’, che il museo ha ospitato fino allo scorso 15 gennaio, la GAMeC presenta una riedizione di ‘Ebrea’, storica performance dell’artista che affronta il tema della discriminazione razziale e della memoria dei campi di concentramento. Durata 1 ora. Prenotazione obbligatoria: www.gamec.it. La performance può turbare la sensibilità dei più piccoli

Venerdì 27 gennaio alle 21.00 Auditorium dello Spazio Polaresco, Via del Polaresco 15 Auschwitz. Racconto a più voci: riflessioni, testimonianze e musiche. Serata a cura di Isrec, Spazio Polaresco-Politiche Giovanili e Assessorato alla Cultura. Parole e suoni con Rosanna Sfragara e La Malaleche. Letture da scritti di sopravvissuti, musiche popolari e canzoni originali fra folklore e acoustic rock, ricerca storica. Un intreccio per creare uno spazio di memoria teso a sollecitare riflessione, immaginazione e sensibilità.

Venerdì 27 gennaio alle 21.00 Auditorium di Piazza Libertà, via N. Duzioni 2. Run Boy, Run Performance a cura di Addiction School. Concept di D. Arrigo. Coreografia di D. De Sio, F. Mella e A.Torrielli. Musica di Woodkid. Durante la seconda guerra mondiale subirono la dissoluzione della dignità di esseri umani, delle menti e dei corpi. Con la danza si sceglie di ridare dignità a tutti quei corpi offesi. Addiction School, scuola di danza attenta a pratiche di cittadinanza attiva propone una coreografia che respira l’energia vitale delle danze urbane ed il lirismo della danza contemporanea. Durata 13 minuti. A seguire Austerlitz Regia di S. Loznitsa-Germania 2016. Proiezione a cura di Lab80. Ci sono luoghi in Europa che sono rimasti come ricordi dolorosi del passato. Questi luoghi sono ora luoghi della Memoria, aperti al pubblico e visitati da migliaia di turisti ogni anno. Ispirato al romanzo omonimo di W.G. Sebald, questo film è una osservazione dei visitatori di un sito per il ricordo, nato negli spazi di un ex campo di concentramento. Perché le persone ci vanno? Che cosa stanno cercando? Durata 93 minuti

Sabato 4 febbraio alle 16.30 ex Ateneo di Città Alta, R. Giuliani 5. Auschwitz. Quaderni di viaggio. Prospettive, sintesi e immaginario per attraversare il campo. Presentazione del libro a cura di Isrec con gli studenti del Liceo Artistico ‘G. e P. Manzù’ L’Isrec e i ragazzi del Liceo Artistico ‘G. e P. Manzù’ di Bergamo con i loro insegnanti presentano il percorso che ha portato all’edizione di un’insolita guida sul campo di Auschwitz, il libro è un racconto a quadri per attraversare il lager, collettivo, polifonico e polisemico.

Mercoledì 8 febbraio alle 18.00 Centro Socio Culturale di Bogo Palazzo, via Borgo Palazzo 25. Auschwitz. Quaderni di viaggio. Prospettive, sintesi e immaginario per attraversare il campo. Presentazione del libro a cura di Isrec con gli studenti del Liceo Artistico ‘G. e P. Manzù. L’Isrec e i ragazzi del Liceo Artistico ‘G. e P. Manzù di Bergamo con i loro insegnanti presentano il percorso che ha portato all’edizione di un’insolita guida sul campo di Auschwitz, il libro è un racconto a quadri per attraversare il lager, collettivo, polifonico e polisemico.

Altri eventi
Nei giorni del 25, 26, 27 e 28 gennaio, presso le aule didattiche del Convento di San Francesco, i Servizi educativi della Fondazione Bergamo nella storia presentano Materiali per la Giornata della Memoria. Un laboratorio per la scuola secondaria di primo e secondo grado che permetterà ai ragazzi di riflettere su alcuni temi legati alla Shoah e alla presenza ebraica a Bergamo e in provincia attraverso l’analisi di documenti dell’epoca. Orari: 08.30 e 10.30. Durata: 2 ore Prenotazione obbligatoria: 035 247116 / 035 226332; Presso il Centro Socio Cultuale del Villaggio degli Sposi sarà allestita un’esposizione di materiali relativi al tema della Shoah. Tutte le iniziative sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti (tranne quando diversamente specificato).Per il programma dettagliato: www.comune.bergamo.it

«Ricordare al di fuori del tempo, - spiega Maria Grazia Panigada, direttrice artistica della Giornata - oltre le presenze di coloro che ne sono stati diretti testimoni, dare memoria di generazione in generazione per essere vigilanti sull’orrore. Come per il 2016, questa riflessione sarà al centro del Giorno della Memoria 2017: ascoltare un uomo ed una donna che hanno attraversato l’inferno della deportazione, dei campi di sterminio vuol dire assumere una responsabilità, diventare a propria volta testimoni. Questo diventa ancora più urgente oggi dal momento che i testimoni diretti ci stanno lasciando. Per questo il Giorno della Memoria 2017 pone al centro, ancora una volta, l’Azione Civile di un gruppo di giovani: allievi del Licei “Sarpi” e “Secco Suardo” e i ragazzi di Progetto Young cammineranno per le vie della città compiendo semplici azioni con momenti di canto corale». «Per i cittadini l’incontro con questi ragazzi è l’occasione per riflettere su cosa è stata la deportazione, mettendosi in ascolto e portando a casa un pezzo di memoria», conclude Panigada.

«Il Giorno della Memoria – commenta Marzia Marchesi, Presidente del Consiglio Comunale di Bergamo – ci chiede di ricordare la mostruosità delle leggi razziali, dell’annientamento, dell’olocausto del popolo ebraico e il martirio degli oppositori politici antifascisti, dei prigionieri di guerra, dei sinti e dei rom, di gruppi religiosi, di omosessuali e di disabili. Ci chiede di ricordare quello che accadde in Europa e in Italia in quegli anni, quello che era sotto gli occhi di tutti, anche di coloro che lasciarono che ciò accadesse, per diniego, per paura o impotenza. Oggi ha senso ricordare quei fatti, in un’epoca storica completamente diversa, per farne tesoro e essere coscienti che gli uomini possono ancora fare questo. L’attenzione deve rimanere alta nella nostra società dei diritti e dei doveri, affinché anche se noi non siamo il bersaglio di una discriminazione, non ne rimaniamo indifferenti. Questa giornata ricorda a tutti che dobbiamo partire dalla pratica quotidiana nella città per diffondere responsabilità verso noi stessi e verso gli altri, per scacciare xenofobia e infondere sicurezza contro la paura del diverso».

«Fabio Mauri – dichiara Giacinto di Pietrantonio, direttore della GAMEC Bergamo - è un artista che ha fatto della memoria il centro poetico della sua arte, dove l’estetica non è abbellimento, ma strumento critico nei confronti delle ideologie e delle persecuzioni da essa attivate. L’arte di Mauri non è di comodo, né comoda come dimostra la performance Ebrea, 1970, che il 27 gennaio viene ripresentata a Palazzo della Ragione, perché la sua è arte non per l’occasione, ma legittima difesa per sempre».

«Ricordare la vicenda di Esther Béjarano – sottolinea Elisabetta Ruffini, Direttore dell’Isrec di Bergamo – significa toccare con mano quanto la consapevolezza del passato faccia crescere la vigilanza sul presente e l’immaginazione del futuro. Per questo, il 27 gennaio prossimo l’Isrec sarà implicato in diverse attività con scuole bergamasche: insieme al Liceo Artistico condivideremo il lavoro per la mostra Auschwitz. Prospettive, sintesi e immaginario per attraversare il campo; con il Centro di Promozione della Legalità, il Natta e la Donadoni ci impegneremo per lasciare un segno nel giardino di Palazzo Frizzoni; con Pandemonium, il Sarpi e il Secco Suardo abbiamo lavorato per l’azione civile. La sfida è rendere i giovani narratori del passato, consapevoli della sua ricchezza».

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