«Blue Whale a Bergamo, scuola attenta»
Alle medie la segnalazione di una prof

L’ufficio scolastico: «Sempre alta l’attenzione sul rapporto degli adolescenti con il mondo on line». L’episodio di una balena disegnata sul braccio da un dodicenne.

C’è preoccupazione attorno al fenomeno del Blue Whale, la sfida social che spingerebbe i ragazzi ad affrontare cinquanta prove autolesionistiche in cinquanta giorni. Quattro le segnalazioni (da vagliare) giunte dal territorio bergamasco sul tavolo della Procura dei minori di Brescia nell’ultimo periodo. Ma nella Rete non c’è solo il pericolo rappresentato dalla Balena Blu: sono tante le trappole che i ragazzi possono trovare, così come sono tanti i percorsi che le scuole hanno ideato per spiegare anche ai più giovani il corretto utilizzo del Web.

«A noi non sono arrivate segnalazioni del fenomeno del Blue Whale – sottolinea la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Patrizia Graziani – e non abbiamo pensato a nessuna azione nello specifico, un po’ perché siamo in un periodo particolare per la scuola, che sia avvia verso la fine dell’anno, un po’ per il timore di poter fare da cassa di risonanza per azioni di questo tipo». L’attenzione del mondo scolastico nei confronti del rapporto degli adolescenti con il mondo della rete è comunque da sempre alto.

L’attenzione sul fenomeno però sta crescendo di pari passo con la preoccupazione. «Le segnalazioni riguardano anche ragazzini delle medie, di età inferiore ai 14 anni», ha spiegato il procuratore del tribunale dei minori Emma Avezzù. E infatti nei giorni scorsi è scattato una sorta di allarme preventivo in una scuola media bergamasca. Preoccupati per il crescendo di comportamenti provocatori, un’insegnante e il dirigente scolastico della scuola hanno convocato i genitori di un ragazzino 12enne per un colloquio. A far alzare le antenne dei docenti, fra l’altro, la figura di una balena disegnata dal ragazzino su un braccio, così come il tenore delle risposte del ragazzo agli stessi insegnanti. Al papà il ragazzino avrebbe spiegato di non aver voluto raffigurare «quella» balena blu, ma di sapere di che cosa si tratti il fenomeno del Blue Whale.

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