Borghese, chef rock e social
«Conquistato da Bergamo»

Alessandro Borghese è come lo vedi in tv. Disponibile, brillante, parlata allegra e un modo di fare che ti mette subito a tuo agio.

Sarà per le origini napoletane di papà Luigi, colui che lo ha iniziato alla cucina. Sarà per quel «quid televisivo» che arriva da mamma Barbara. Risponde al cellulare tra un impegno e l’altro, un promo in tv e le riprese della nuova serie di 4 Ristoranti, la sfida tra ristoratori in onda su Sky Uno.

Chef di successo, conduttore tv, imprenditore con la sua storica società di catering, una bottega di pasta fresca, i libri e a breve un ristorante a Milano. È impegnatissimo... «Diciamo che ho un’agenda un po’ piena. Fortunatamente ho un team che lavora con me in maniera meravigliosa. Non sarei in grado di fare tutto da solo, per far tutto bene bisogna anche saper delegare».

Riesce a cucinare quanto vorrebbe? «Sì, anche se mi piacerebbe cucinare di più. Riesco però a dividermi bene tra l’azienda di catering, le consulenze, la tv. Almeno quattro, cinque mesi l’anno li passo in cucina e ora con l’apertura del mio nuovo ristorante ci starò ancora di più».

È appena stato a Bergamo per registrare la puntata di 4 Ristoranti che vedremo su Sky Uno a novembre. Conosceva la città? «La conoscevo, ma non bene. Ho scoperto una città splendida, molto bella con una grande cultura e una grande storia. Sono arrivato giusto in tempo per il riconoscimento dell’Unesco alle Mura. Ho avuto modo di vederla e girarla. E devo dire che mi è piaciuta tanto, e mi sono piaciuti i bergamaschi. Sanno mangiare, sono appassionati della loro terra, dei loro formaggi, del loro salame, della polenta, degli scarpinocc. Ho scoperto una cucina con una cultura gastronomica molto radicata».

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