Calano gli abitanti in provincia di Bergamo
555 in meno nel 2015, giù gli stranieri

I numeri non mentono. Mai. Quelli dell’Istat, poi, sono i più ufficiali. La fotografia del 2015 in provincia di Bergamo mostra un andamento inedito: gli abitanti sono in calo. E non di poco. Dai 1.108.853 residenti di inizio anno si è arrivati ai 1.108.298 di fine anno, con uno scarto di 555 abitanti in meno.

I residenti, sia bergamaschi che italiani, diminuiscono non solo per le poche nascite sulle morti, ma anche per la fuga all’estero. Inoltre, anche nelle famiglie stranieri si fanno meno figli. Questo dato è la risultanza di un andamento oramai noto, legato alla maggiore portata della morti sulle nascite, che provoca anche un altro fenomeno, cioè l’invecchiamento della popolazione: nel territorio orobico, nel corso del 2015 sono stati 10.224 i decessi (più donne, 5.466, contro i 4.758 uomini) rispetto ai 9.523 venuti al mondo (4.897 maschietti e 4.626 femminucce). Il saldo naturale che ne scaturisce è negativo di 701 unità, come avviene nell’intero Bel Paesi dove sono state registrate 485.780 nascite e 647.571 decessi, con un saldo naturale negativo per 161.791 unità. Ma dando un’occhiata a quanto avveniva solo tre anni fa, nella Bergamasca le nascite erano, seppur di poco, superiori alle morti: 9.514 queste ultime rispetto alle 10.928 nuove vite.

Anche gli stranieri residenti nella Bergamasca risultano diminuire. Secondo i dati del Bilancio demografico dell’Istituto di Statistica nella provincia orobica al 31 dicembre dello scorso anno erano iscritti all’Anagrafe 125.446 migranti, di cui 62.863 uomini e 62.583 donne. Solo dodici mesi prima, al primo gennaio del 2015, erano complessivamente 127.809 (64.751 uomini e 63.058 donne). Il saldo, dunque, è negativo per 2.363 unità.

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