Città più verde? Ecco come sarebbe
Domenica in edicola c’è «eco.bergamo»

Irriconoscibile? È via Zambonate, nel cuore di Bergamo, nel tratto fra via Spaventa e via Quarenghi. Così ce la mostra uno dei rendering che vengono proposti da «eco.bergamo».

La nostra rivista dedicata all’ecologia e alla green economy torna in edicola domenica 4 giugno - gratis per i lettori de L’Eco di Bergamo - con immagini realizzate al computer partendo da fotografie reali: immagini che ci mostrano anche come sarebbero Porta Nuova, via Camozzi e via Borgo Palazzo se decidessimo di dare più spazio e verde e piante.

A questo «gioco», che vuole essere anche una provocazione, ha dato il suo contributo l’associazione M11, associazione senza scopo di lucro con sede a Bergamo, in via Angelo Mai, formata da professionisti nel campo dell’architettura che, anche con il loro presidente Roberto Massariol, si sono prestati al gioco con un lavoro di rendering e di immaginazione che, almeno nelle intenzioni, vorrebbe diventare contagioso.

A Bergamo «Serve una cura verde»: eco.bergamo lo aveva scritto nel numero di febbraio, raccontando come nella nostra città la bassa disponibilità pro capite - 18,4metri quadrati contro i 988,1 di Matera e i 401,5 di Trento - si accompagni a preoccupanti valori di inquinamento. Questa volta allora ecco un «gioco», un sogno colorato di verde.

Gli altri argomenti della rivista

Questo numero si sofferma prima di tutto sui cosmetici, a quali è dedicato l’inserto staccabile di 8 pagine. Davvero sappiamo cosa ci mettiamo sulla pelle o cosa è contenuto negli shampoo, nei dentifrici, nei saponi o in tanti altri prodotti in commercio? Molti hanno al loro interno sostanze derivate dal petrolio, metalli pesanti, persino plastiche e allergeni di vario tipo. Vero che, sottolineano gli esperti, non sempre si tratta di ingredienti «cattivi», ma probabilmente saperlo ci aiuterebbe a fare acquisti più consapevoli e, magari, anche più oculati per l’ambiente.

Facciamoci aiutare dalla tecnologia che ormai tutti ci portiamo in tasca. Il nostro smartphone può essere un segugio formidabile: grazie ad alcune app gratuite potremo semplicemente scannerizzare il codice a barre per ottenere tutti i dettagli. Gli ingredienti verranno mostrati – è una cosa comune a tutte le applicazioni testate dalla nostra rivista – in buoni (semaforo verde), così e così (giallo o arancio) e «terribili» (rosso).

Prosegue su eco.bergamo il nostro viaggio nelle miniere delle Bergamasca: questa volta andiamo a Gorno per raccontare la storia dei cunicoli dai quali si estraeva lo zinco. È il più grande distretto minerario della nostra provincia, dove alcune gallerie sono state ricostruite con amore e passione per offrire interessantissime visite ai turisti.

Spazio ancora ai nostri amici animali
: dopo cani e gatti questa volta è tempo di parlare di pappagalli e roditori, marsupiali e coniglietti; di questi ultimi si stima una presenza consistente nelle nostre case, uno ogni 3 o 4 gatti. E ancora le piste ciclabili: scopriamo i progetti di ampliamento della rete cittadina e andiamo a vedere il tracciato per le due ruote da Seriate a Ghisalba.

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