Da Bèrghem ai «Valori occidentali»
Cartelli e polemiche, ecco i casi - Foto

Fa discutere a Telgate la scritta «Paese del Santo Crocifisso» sui cartelli, ma non è l’unico caso. A Pontoglio nelle scorse settimane è scoppiata la polemica sulle «Profonde tradizioni cristiane», mentre negli scorsi anni si è discusso della scritta «Bèrghem» sui cartelli del capoluogo, del «Comune della Padania» a Seriate e delle strisce pedonali verdi a Spirano e Misano.

L’ultima polemica sul cartelli stradali arriva da Telgate, dove la Giunta leghista ha adottato una delibera per cambiare i cartelli con l’indicazione del simbolo venerato da secoli in paese. «Premesso che l’amministrazione comunale ritiene opportuno aggiornare la segnaletica stradale all’ingresso del territorio comunale con cartelli informativi territoriali», la Giunta di Telgate ha deciso di sostituire la parte sottostante l’indicazione del Comune, quella in cui attualmente compare Å martno pri Litiji, la cittadina slovena con cui il paese è gemellato. La nuova dicitura: «Paese del Santo Crocifisso», con il simbolo della Santa Croce a cui i telgatesi sono devotissimi, secondo una tradizione che, in base ad alcune ricerche storiche, affonderebbe le radici addirittura al 1400. La festa del Santo Crocifisso si celebra, con grande partecipazione di fedeli anche dai paesi vicini, il 3 maggio di ogni anno.

Ora la Giunta guidata dal sindaco Fabrizio Sala (Lega Nord), ha deciso di togliere le indicazioni dello storico gemellaggio e di apporre quella del Santo Crocifisso. Sollevando aspre critiche da parte del capogruppo di minoranza (Per Telgate, 48,8% dei voti alle ultime elezioni), Fabio Turani.

«La nostra parrocchiale è stata nominata chiesa giubilare e noi abbiamo pensato di onorare così la venerazione della Santa Croce – spiega il vicesindaco Cristian Bertoli –. Nessun’altra intenzione, anche perché a fornirci l’immagine è stata la parrocchia stessa. Pontoglio (con i discussi cartelli sul paese a tradizione cristiana, ndr) ha fatto una scelta, noi un’altra. Telgate non è contro nessuno e questo è solo un segno della nostra storia». Nelle scorse settimane, qualche chilometro più a Est, a Pontoglio (Brescia), è divampata la polemica sui cartelli con la scritta «Paese a cultura occidentale e di profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene». Cartelli che sono stati discussi, tra imbrattamenti e rimozioni.

Più indietro negli anni troviamo le polemiche sui cartelli Bèrghem all’ingresso della città di Bergamo. Discussioni tra chi li voleva, chi non li voleva, chi voleva la scritta grande e chi la voleva piccola, alla fine il compromesso.

Discussioni accese anche a Seriate, ormai più di 15 anni fa, con i famosi cartelli «Comune della Padania» voluti dall’amministrazione leghista. Segnaletica (orizzontale) da dibattito anche a Spirano e Misano Gera D’Adda, dove le rispettive amministrazioni hanno scelto di colorare di verde (padano) le strisce pedonali.

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