Da Prezzate alla Cambogia con i disabili
Cristina Togni è missionaria dell’anno

Il premio Cuore Amico «Paolo VI», consegnato domenica 15 ottobre a Brescia, per il suo lavoro in una scuola professionale a fianco degli emarginati. Dagli anni ’90 è nel Paese che soffre le conseguenze della guerra

C’è una bergamasca nella terna dei vincitori del Premio Cuore Amico «Paolo VI» per l’anno 2017. È Cristina Togni, 53 anni, originaria di Prezzate di Mapello. Nel Salone Vanvitelliano di Palazzo della Loggia a Brescia, sabato ha ricevuto, dalle mani del sindaco Emilio Del Bono e della conduttrice Licia Colò, il «Nobel missionario» che segnala dal 1991, attraverso figure esemplari di missionari, la grande opera di civilizzazione promossa dalla chiesa attraverso l’evangelizzazione a favore dei poveri del terzo mondo. Anche il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, (ospite del Festival nazionale della missione che si è concluso ieri a Brescia) si è congratulato con lei per il prestigioso riconoscimento. Cristina Togni appartiene alla Comunità di Missionarie Laiche (Cml) costituita nel 1989 a Busto Arsizio nel Varesotto.

Si tratta di un gruppo di donne che hanno deciso di offrire la loro vita per la missione. Alla fine degli anni Novanta (dopo un’esperienza di due anni nelle Filippine), desiderosa di intraprendere un’esperienza di servizio e fraternità rivolta ai più bisognosi, Cristina parte per la Cambogia, uno Stato che versa in una profonda miseria per le guerre che lo hanno insanguinato fino agli anni ’90 del secolo scorso. Da missionaria comincia ad occuparsi dei tanti bisogni della popolazione e viene colpita specialmente dalla condizione di emarginazione e sofferenza in cui vivono le persone con disabilità fisica e mentale, presenti in gran numero. Soggetti emarginati perché ritenuti, secondo la religiosità buddhista, come una punizione per le colpe commesse nelle vite precedenti dai genitori.

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