Un rigurgito sulle spalle della mamma
Dolore per il bimbo morto a due mesi

Quel bambino l’avevano fortemente voluto, nonostante le ristrettezze economiche che da circa un anno li costringevano a chiedere aiuto all’associazione «Centro aiuto alla vita» in via del Conventino.

Proprio lì si trovava la madre del piccolo venerdì mattina per ritirare i pannolini per il figlio di due mesi. Il bimbo era legato dietro la schiena con un panno usato come vuole la tradizione senegalese quando la madre - trent’anni, sposata con un connazionale - si è accorta che qualcosa non andava. Il piccolo non respirava più: sembra che abbia avuto un rigurgito e sia soffocato.

«Abbiamo immediatamente chiamato i soccorsi, che hanno cercato di rianimarlo – racconta Anna Rava Daini, la presidente del Centro aiuto alla vita - ma purtroppo il bimbo è stato circa un’ora e mezza senza respirare e quando è stato portato in ospedale era già in coma». Poche le speranze per il bimbo arrivato al Papa Giovanni: è deceduto lunedì mattina, nel dolore e nello sconforto della famiglia e dell’intera comunità.

La famiglia vive nel quartiere di Santa Lucia a Bergamo; il padre del piccolo rappresenta l’unico sostegno economico e anche lunedì, nonostante lo sconforto e il dolore, si è recato sul posto di lavoro rincasando solo dopo le 21 a conferma di quanto lo stesso impiego rappresenti un sostegno fondamentale per la famiglia. Il bimbo era il primo e unico figlio dei coniugi senegalesi. Un figlio a cui gli stessi genitori, come naturale, dedicavano tutte le attenzioni, accudendolo con amore; anche per questo adesso, a poche ore dalla sua scomparsa, il vuoto è enorme e insopportabile.

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