Due euro per usare il bagno del locale
Città Alta, sui social scoppia la polemica

Due turiste si sono viste chiedere due euro dopo aver usufruito del bagno del locale. La foto della ricevuta emessa dall’esercizio, che come descrizione riporta la dicitura «Servizio pubblico», è stata pubblicata sulla pagina Facebook del segretario provinciale della Lega Nord, Daniele Belotti, e in breve tempo ha ottenuto numerose condivisioni e commenti.

È Gianluigi Nava, parte del gruppo di persone (alcune di queste straniere) protagonista dell’episodio, a puntare il dito sul ristorante: «Ecco come è cambiata la mia Bergamo: ho chiesto pure la ricevuta. Da nessuna parte chiedono denaro a una signora anziana che ha urgenza dei servizi». E aggiunge: «Non vi dico la faccia dei miei ospiti stranieri». Di ben altro parere il ristoratore che, contattato sulla vicenda, fornisce un’altra versione dell’accaduto: «Non neghiamo mai l’utilizzo del bagno alle persone anziane, per non parlare dei disabili, ma in questo caso le signore che sono entrate nel ristorante erano tutt’altro che di età avanzata – la sua replica –. È un servizio che noi diamo, e peraltro non siamo gli unici, visto che l’utilizzo della toilette è a pagamento anche in tanti altri bar ed esercizi di Città Alta. Non c’è nulla da scandalizzarsi: anche usufruire dei bagni pubblici prevede un costo e, a differenza nostra, per il loro utilizzo non viene rilasciato alcun documento fiscale».

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