Due ragazzi annegati nel lago d’Iseo
Indagini sul fondale dove sono morti

L’inchiesta sulla tragedia accaduta il 5 agosto scorso a Marone, sulla sponda bresciana del Sebino, passa anche da Bergamo.

Uno dei due ragazzi ghanesi annegati nel lago, Alfreda Oppong Kwabena, 23 anni, che abitava in città, è infatti morto all’ospedale Papa Giovanni XXIII poche ore dopo essere stato ripescato sul fondo. Nei giorni scorsi il padre del ragazzo ha bussato in Procura, all’ufficio del pm Emanuele Marchisio, per chiedere accertamenti sul fondale della spiaggetta, situata di fronte al parco di Villa Vismara, che aveva ceduto mentre i due giovani - incapaci di nuotare - camminavano in acqua con un’amica (lei si era salvata).

L’uomo ha prodotto al magistrato la dichiarazione di un residente di Marone, ex dipendente di un’azienda locale, che il giorno dell’annegamento al nostro giornale aveva spiegato come anni, fa proprio in quel punto, la ditta per cui lavorava fosse solita scaricare ghiaia. «So per certo - aveva aggiunto l’abitante - che se ci si cammina sopra lo strato può cedere».

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