È corsa per un posto all’Esselunga
A Bergamo giunte 8mila candidature

Il 16 e 17 marzo i colloqui con chi supera la prima selezione dei curricula. Le giornate di reclutamento finale sono a numero chiuso: gli interessati saranno avvisati via mail.

Fare la cassiera o l’ addetto alla vendita all’ Esselunga è un sogno per tanti. Anzi per tantissimi. Lo dimostrano gli ottomila curricula inviati in tre settimane all’ ufficio del personale del colosso della grande distribuzione che il 16 e 17 marzo prossimi organizza a Bergamo una tappa del «Job day», iniziativa che Esselunga mette in campo nelle province italiane dove sono presenti i suoi supermercati, soprattutto in quelle dove sono previste nuove aperture. Come a Bergamo, dove in autunno aprirà il nuovo store alla Celadina che si andrà ad aggiungere ai cinque già operativi: due in città (via Corridoni e via San Bernardino) e gli altri a Nembro, Curno e Stezzzano per un totale di 800 dipendenti. Entro il 2017 sono previste, in tutta Italia, 2.500 nuove assunzioni.

Un boom di richieste - la fase di iscrizione dal «Job day» bergamasco si è conclusa l’ altroieri, domenica 19 febbraio - che ha stupito gli stessi organizzatori visto che nelle precedenti tappe in altre città di provincia, il numero si era fermato a poco più della metà. Anche la mancanza di indicazioni circa l’ effettivo numero di posti di lavoro in palio non ha scoraggiato. La corsa all’ ambìto posto di lavoro lascerà però a bocca asciutta molti degli ottomila candidati, almeno per quanto riguarda le disponibilità nella Bergamasca. Presto per sapere la zona di provenienza degli aspiranti lavoratori visto che la ricerca non prevedeva limiti territoriali: l’invio delle domande per accedere alle selezioni di Bergamo è avvenuto infatti per via telematica, previa registrazione sul sito.

La corsa per un posto di lavoro in Esselunga non è un caso isolato, segno evidente che la crisi continua a mordere. Basti pensare alle cinquemila le domande arrivate da tutta Italia in meno di due settimane per lavorare al nuovo Polo del Lusso di Azzano San Paolo. Anche in questo caso, dopo l’ apertura delle candidature per lavorare nelle attività commerciali in fase di completamento, il Comune di Azzano San Paolo (ai cui residenti, in base agli accordi stipulati con la società che gestirà i negozi, è riservata una quota del 20 per cento dei nuovi posti di lavoro) è stato letteralmente preso d’ assalto da potenziali candidati, la stragrande maggioranza dei quali non residente nel comune dell’ hinterland.

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