Furti d’identità on line e truffe
Bergamo terza in Lombardia

Sono 194 i casi denunciati. In Lombardia nei primi sei mesi dell’anno sono stati rilevati 2.070 casi contro i 890 dell’anno scorso.

Bergamo è al terzo posto in Lombardia con 194 casi denunciati di furti di identità e frodi creditizie. In testa c’è Milano, con 743 episodi, al secondo posto Brescia, con 267: dopo Bergamo c’è Monza a quota 182. Nei primi sei mesi dell’anno sono stati rilevati 2.070 casi contro i 890 dell’anno scorso. Questi i principali dati dell’Osservatorio Crif sui furti di identità e le frodi creditizie – giunto alla 21ª edizione - che monitora il fenomeno.

Ne emerge un quadro assolutamente preoccupante: la frode creditizia con furto di identità è un reato insidioso, molto spesso le vittime impiegano settimane prima di capire di essere cadute in trappola. A cadere nella rete dei truffatori sono più gli uomini delle donne: 60% a 40: la fascia di età maggiormente colpita è quella tra i 40 e i 50 anni. I malviventi (veri e propri hacker) rubano l’identità dell’inconsapevole vittima attraverso il phishing: pescano in rete i dati personali, con tanto di coordinate bancarie, del malcapitato. Per raggiungere lo scopo i truffatori possono craccare siti di e-commerce, rubando i dati delle carte di credito di chi ci ha fatto regolarmente acquisti, oppure agiscono inviando e mail a strascico (nell’ordine delle migliaia) fingendosi istituti di credito, società finanziarie, enti pubblici e privati riconosciuti e accreditati presso il grande pubblico fingendo che si tratti di comunicazioni di servizio all’utenza e carpendo così, per la legge dei grandi numeri, i dati personali, fiscali e finanziari della vittima. A quel punto il gioco è fatto. Una volta in possesso dei dati i truffatori utilizzano queste credenziali per fare acquisti, accendere finanziamenti e persino dei mutui.

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