Gori: «Pronto a candidarmi in Regione
ma serve la più larga alleanza possibile»

Il sindaco alla Festa dell’Unità a Milano: «Credo di fare in modo che la Lombardia torni a correre».

Per candidarsi alla presidenza della Regione Lombardia per il centrosinistra, «la condizione è che ci sia un sostegno molto ampio». Lo ha ribadito il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, dal palco della festa dell’Unità di Milano. «Necessariamente in questa regione, se vogliamo provare a vincere, dobbiamo costruire la più larga alleanza possibile. Quindi non c’è alcuna ragione per non cercare di tenere assieme un fronte politico che ha molte più cose che lo uniscono rispetto a quelle che lo dividono. In Lombardia ci sono tutte le condizioni per fare una coalizione con campo progressista e altre forze di sinistra».

«Se ci sarà questo fronte - ha concluso rispondendo al direttore de Il Foglio, Claudio Cerasa, e indicando i militanti in platea - la mia disponibilità è confermata. Però saranno loro a decidere se vado bene», ha aggiunto. «Credo di fare in modo che la Lombardia torni a correre. Perché al di là dell’eccellenza tanto ostenta, tanti indicatori ci dicono che questa eccellenza non c’è. La Lombardia non ha le velocità di crociera che dovrebbe avere, per difetto di leadership, di una guida che l’amministrazione regionale non ha» ha proseguito Gori: «C’è un cambio di marcia che si può far fare a questa regione e tanti lombardi lo sanno, c’è voglia di voltare pagina dopo 25 anni e portare un governo riformista alla guida della Lombardia».

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