Clima mite, ma c’è chi pensa ai caloriferi
Segnatevi la data: 15 ottobre (con un ma)

Primi freddi la mattina? Non siamo frettolosi ma almeno segniamoci il giorno: è fissata al 15 ottobre prossimo la data di accensione degli impianti di riscaldamento.

Nella zona climatica E, che comprende gran parte del Nord Italia – tra cui la Bergamasca - il riscaldamento centralizzato si può accendere dal 15 ottobre al 15 aprile, per un massimo di 14 ore nell’arco di una giornata.Durante i restanti mesi dell’anno gli impianti possono essere attivati per metà delle ore, ossia per un massimo di 7 ore giornaliere, se le condizioni atmosferiche sono avverse, a discrezione di chi utilizza l’impianto. Importante il controllo della caldaia, senza dimenticare le valvole termostatiche.

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La fortuna è che il meteo sarà clemente nelle prossime giornate e quindi non patiremo l’attesa, nonostante le prime avvisaglie del freddo le scorse settimane quando molti bergamaschi hanno pensato bene di iniziare il cambio armadi. Con un’avvertenza: la lotta allo smog nei mesi più freddi dell’anno passerà anche attraverso una serie di limitazioni, che riguardano proprio il riscaldamento delle abitazioni, oltre ovviamente alle limitazioni auto, così come all’accensione di fuochi e barbecue all’aperto e le emissioni di ammoniaca provenienti da attività agricole e zootecniche.

Le disposizioni sono state messe nero su bianco dal Pria, il Piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria, e dall’accordo di programma di bacino padano sottoscritto il 9 giugno scorso dai presidenti delle Regioni Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna durante il G7 dell’Ambiente. In sostanza le limitazioni che scatteranno quest’anno già a partire dal quarto giorno di superamento della soglia di 50 microgrammi di polveri sottili per metro cubo, non riguarderanno dunque solo le automobili. È stabilito infatti il limite a 19 gradi delle temperature medie nelle abitazioni e nei luoghi pubblici, e scatterà automaticamente anche il divieto di fare falò, barbecue e fuochi d’artificio all’aperto.

Sarà inoltre vietato sostare in auto con il motore acceso e utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa che non sono in grado di rispettare i valori previsti per la classe 3 stelle. Quest’ultimo divieto è applicato ai Comuni appartenenti alla fascia 1 del territorio regionale (una quarantina quelli bergamaschi) e a quelli situati a meno di 300 metri di altezza. C’è poi un secondo livello di restrizioni, che oltre a fermare la circolazione dei veicoli commerciali diesel euro 4, vieterà l’utilizzo di stufe a legna classe 4 stelle. Il piano regionale prevede anche il divieto di combustione dei residui vegetali, sempre dal 1° ottobre al 31 marzo 2018.

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