I sindacati e le tensioni sul tavolo Ocse
«Non disperdiamo il lavoro comune»

Cgil, Cisl e Uil intervengono sulle polemiche: «I personalismi sono dannosi».

«Cgil, Cisl e Uil esprimono forte preoccupazione per quello che sta accadendo in merito allo sviluppo dei tavoli tematici di approfondimento sulla ricerca Ocse. Occorre recuperare un spirito costruttivo che sappia valorizzare le diverse specificità associative in un quadro di obiettivi e di azioni condivise»: inizia così il documento condiviso delle tre segreterie bergamasche. «Occorre per fare questo abbandonare personalismi e eccessive identità associative che hanno purtroppo contrassegnato le dichiarazioni alla stampa nei giorni scorsi. Ritenere che progetti di sviluppo e di innovazione siano antitetici tra sistemi di rappresentanza industriale e tra le reti di imprese artigiane e del terziario è frutto di una visione miope già ampiamente superata dai cambiamenti che l’economia bergamasca sta attraversando».

«Il prossimo mese di settembre sarà dirimente per verificare la capacità di produrre azioni di sistema che diano concretezza alle prospettive individuate dalla ricerca Ocse e dai gruppi di lavoro tematici. Le istituzioni locali, Comune di Bergamo e Provincia, unitamente all’Università di Bergamo, sono attori indispensabili, insieme alle parti sociali, per colmare un deficit ben evidenziato dalla stessa ricerca Ocse sulla mancanza di una effettiva coesione territoriale. Occorre infine non disperdere quanto di positivo si è creato in questi mesi di lavoro comune»

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