Il dolore di Redona per Fabio e Roberto
«Il vostro sorriso ci mancherà»

Un silenzio irreale di fronte alla scomparsa di due giovani amici. Redona si è risvegliata con un gran senso di vuoto per la morte di Fabio Noris e Roberto Rota, i due amici precipitati domenica mentre scendevano dal monte Disgrazia, in Valtellina.

Fabio era del quartiere, Roberto di Valtesse, ma entrambi erano molto conosciuti dalla gente di Redona. Li accomunavano due passioni: la montagna e l’Atalanta. Entrambi, infatti, erano frequentatori storici della Curva Nord. I feretri dei due amici sono arrivate ieri a Redona, dove nella chiesetta accanto alla parrocchiale è stata allestita la camera ardente. Per tutto il pomeriggio fino a sera, un interminabile corteo di amici e conoscenti ha fatto visita, lasciando un bacio, un saluto, una preghiera, una semplice firma sul registro dei visitatori. Una veglia silenziosa, quella per Fabio e Roberto, mentre fuori gli amici della Curva Nord, il gruppo più numeroso, appendeva gli striscioni con i quali i due erano conosciuti nell’ambiente ultrà: «Ciao Spaka» (per Roberto), «Ciao Biofa» (per Fabio), firmato «Nuova Guardia».

In pochi avevano voglia di parlare, c’era più l’esigenza di stare uniti, di stringersi le mani, di abbracciarsi, anche senza dirsi nulla. Molti avevano le lacrime agli occhi. L’unica consolazione è che Fabio e Roberto se ne sono andati in un momento di felicità, dopo aver raggiunto la vetta della montagna, immersi nell’ambiente che entrambi tanto amavano.

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