Il nuovo autovelox che non si vede
Ecco «Scout speed» - Come funziona

Si chiama «Scout speed» e in breve tempo è destinato a creare scompiglio tra gli automobilisti di tutta Italia. Si tratta del nuovo sistema tecnologico per controllare la velocità delle auto e, in caso di violazioni, certificare le multe.

Rispetto al tradizionale autovelox ha un’arma, infallibile, in più: può essere installato all’interno delle auto della Polizia locale o stradale. Quindi non è visibile all’esterno e non segnalato. È in grado di rilevare le possibile infrazioni, valutando la velocità delle vetture presenti nel proprio raggio d’azione. Un’area piuttosto vasta, dato che riesce a captare a distanza l’andatura dei veicoli presenti sullo stesso senso di marcia della vettura dellaPolizia, ma anche quelle presenti sul senso opposto. Realizzato e messo a punto a Pomezia da Sintel Italia, lo Scout Speed è in uso nelle prime unità su alcune strade dell’Italia settentrionale e centrale: da Roma a Firenze, nella provincia di Modena (Sassuolo, Fiorano, Formigine e Maranello) e Piacenza, così come a Cesena, Mortara (Pavia) e, nel Veneto, a Solesino (padova) e San Donà di Piave (Venezia).

Lo Scout Speed può essere utilizzato anche in assenza dei tipici cartelli di avviso: un decreto ministeriale del 2007 – confermato con una circolare del Ministero dei Traporti del 2014 -prevede infatti il suo uso in movimento senza obbligo della presegnalazione.

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