Il piccolo Zoraiz, salvato al Papa Giovanni
«Sarò medico e aiuterò i pakistani»

Il bimbo di 7 anni, malato di ipertelorismo è stato curato dal chirurgo maxillofacciale Antonino Cassisi nel nostro ospedale.

Zoraiz ha 7 anni, è figlio di Aftal Ahmed e Shazia, arrivati a Bergamo dal Pakistan, per la precisione dalla regione del Punjab, al confine con l’India, terra di contese sul Kashmir: lui che ha visto la luce in terra orobica ma non è ancora italiano (il papà Aftal dice che a settembre farà la domanda «così lui e sua mamma saranno italiani con me»), da quando è nato ha già subito tre delicati interventi, il più difficile a giugno, e altri lo aspettano negli anni a venire. È bravissimo a scuola, genio in matematica, dicono i parenti, e ha un sogno: «Ho incontrato questo medico che mi ha salvato, a Bergamo, e ora voglio diventare medico anche io – dice d’un fiato il piccolo Zoraiz – . Mi piace studiare, e voglio aiutare gli altri bambini che come me si sono ammalati: se non fosse stato per questo medico io non starei bene ora, anche se non ricordo nulla di quello che mi è successo, perciò studierò, diventerò medico come lui e poi tornerò in Pakistan, la terra della mia famiglia, ad aiutare chi sta peggio di me».

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