«Il siriano è un terrorista dell’Isis»
Indagini chiuse sull’uomo fermato a Orio

Quelle foto trovate sul telefonino non lasciano spazio ad interpretazioni. Simbolo dell’Isis sul braccio e divisa della polizia di strada dello Stato islamico, più una foto del fratello con la divisa nera del Califfato con sullo sfondo uno scenario di guerra e ancora i figli in fasce avvolti in teli con lo stesso stemma dell’Isis.

Alali Alhussein Ahmad, alias Arhas Faowaz, siriano 30enne arrestato a novembre dalla Polizia di frontiera in servizio all’aeroporto «Il Caravaggio» sarà imputato con l’accusa di «Partecipazione a un’organizzazione terroristica allo scopo di compiere atti di violenza con finalità di terrorismo nel territorio dell’Unione Europea». L’avvocato della difesa Vittorio Plati, del foro di Catanzaro, è arrivata la notifica della chiusura indagini da parte della Direzione distrettuale antimafia della Procura bresciana. Intanto, il siriano – dopo alcuni mesi passati in isolamento– è stato trasferito da circa due settimane nel carcere di massima sicurezza di Nuoro. In attesa del processo, che potrebbe svolgersi con rito abbreviato, resterà in Sardegna.

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