In Bergamasca 14 mila infortuni sul lavoro
«In calo, ma non abbassiamo la guardia»

Sono 13.956 gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2016 a Bergamo. Più del 10% del dato regionale, arrivato a quota 116.049, 120 dei quali con esito mortale(contro i 165 del 2015, 5 quelli registrati a Bergamo).

Sono i numeri evidenziati da CGIL, CISL, UIL della Lombardia nella settimana in cui si celebra la «Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro», in calendario per venerdì 28 aprile con lo scopo di migliorare la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.

A livello provinciale, il numero più alto di infortuni si registra a Milano (38.480), seguita da Brescia (15.746). I settori più colpiti sono quelli dell’edilizia, l’industria, l’agricoltura e la logistica.

«Questi dati, se saranno confermati dalla relazione annuale da parte dell’INAIL – afferma Pierluigi Rancati, segretario CISL Lombardia – vanno analizzati con molta cautela e soprattutto non devono assolutamente fare abbassare la soglia di attenzione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Occorre migliorare la prevenzione, attraverso interventi di formazione rivolti a tutti i lavoratori, così come peraltro previsto dalle normative vigenti. E’ necessario anche un maggior coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori nelle fasi di valutazione dei rischi e in merito alla programmazione della sicurezza».

A Bergamo, seppur con estrema lentezza, sottolinea il segretario CISL Giacomo Meloni, «prosegue il calo degli infortuni sul lavoro che, dal 2011 al 2015, si sono ridotti del 20,39% e, nel 2016, di un ulteriore 2,50% sull’anno precedente. Naturalmente i dati non sono esaustivi in senso assoluto, perché andrebbero rapportati alle ore lavorate, ma è significativo e incoraggiante che gli infortuni siano in graduale e costante calo da oltre 5 anni; l’auspicio è che questa tendenza si confermi anche nel 2017 e per gli anni a venire.

La riduzione del numero di infortuni va però costantemente perseguita senza mai abbassare la guardia, con una costante prevenzione, la formazione, l’apporto degli organismi paritetici ed enti bilaterali, un forte ruolo degli RLS e RLST, tutti aspetti contenuti nella proposta di modello Bergamo sulla sicurezza definita dal sindacato bergamasco».

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