Intervista de L’Eco al premier Renzi
«L’Italia deve avere coraggio»

Un Matteo Renzi a tutto campo nell’intervista che il premier ha rilasciato ieri a L’Eco di Bergamo, dove si è intrattenuto per oltre un’ora prima di prendere parte alla manifestazione per il «Sì» al referendum, davanti a una platea particolarmente numerosa e a caccia di selfie, rito a cui il capo del Governo non si è sottratto.

Cominciamo da Trump: cambierà effettivamente qualcosa con il suo arrivo alla Casa Bianca?

«Cambia molto dal punto di vista della politica americana, ma ancora non sappiamo come il nuovo presidente si comporterà. Non dimentichiamo che è il primo presidente della storia degli Stati Uniti che non ha svolto in precedenza un servizio pubblico come governatore o senatore o come uomo politico e nemmeno come servizio militare. Si tratta di un assoluto inedito. Difficile capire come interpreterà il proprio ruolo. Non cambia niente nel rapporto tra Italia e Stati Uniti, nel senso che l’amicizia atlantica è un punto di riferimento assoluto. Cambierà la politica americana, vedremo come».

E dopo il «Chi se ne frega» di Juncker, come stiamo in Europa?

«Dal punto di vista personale ci siamo sentiti: mi ha chiamato e mi ha spiegato che si riferiva al “Chi se ne frega” dell’austerity, ma la mia opinione è che l’Europa così com’è non funzioni. Da un lato c’è la visione di Salvini - “via dall’euro” -, dall’altra c’è la visione dei tecnocrati alla Mario Monti - “Ce lo chiede l’Europa” -. Io credo a una terza via. Un’Europa con l’anima, un’Europa che riscopra il suo senso di identità, la sua passione, il suo disegno profondo. Gli ideali che hanno fatto grande il vecchio continente, quel sogno unitario che però deve essere concreto. Non è possibile che questi ci lascino con l’immigrazione in queste condizioni. Noi siamo pronti alla solidarietà con l’Europa ma se l’Europa fa prevalere l’egoismo metteremo il veto sul bilancio».

Cosa pensa di Salvini che si candida premier?

«In bocca al lupo. Mi sembra che ci sia una grande discussione e confusione all’interno del centrodestra, ma del resto è così anche nel centrosinistra. Non è una novità. Vinca il migliore. Se la Lega che dice tanto aiutiamoli a casa loro avesse aumentato i soldi sulla cooperazione internazionale, beh oggi non saremmo in questa condizione. E l’unica cosa che hanno portato in Tanzania sono i diamanti del finanziamento pubblico. Io penso a un elettore della Lega: sarà indignato per il fatto che hanno preso i soldi del finanziamento pubblico e portati in Tanzania. Ed è lo stesso motivo per cui penso che molti di questi al referendum voteranno sì».

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