Invasioni di cimici nella Bergamasca
Ecco come allontanarle da casa

Segnalazioni di sciami da tutta la provincia, una vero e proprio assalto di questo insetto spesso fastidioso e puzzolente. Ci sono, tuttavia, diversi modi per tenerle lontane.

Colpa dell’autunno particolarmente mite in tutto il nord Italia, da alcuni giorni anche in bergamasca, è arrivata una vera e propria invasione di cimici. Un insetto che oltre a essere fastidioso per chi abita in città, è deleterio soprattutto per l’agricoltura.

La Coldiretti è preoccupata e lancia l’allarme soprattutto per i raccolti di pere, mele, kiwi, uva ma anche di soia e mais. Nel mirino c’è in particolare la «cimice marmorata asiatica» che è particolarmente pericolosa perché prolifica depositando uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari a volta. Ma di cimici ce ne sono diverse spiecie, quasi tutte emettono un odore fetido. Segnalazioni di sciami arrivano da tutta la provincia: Seriate, Torre Boldone ma anche Clanezzo e Cisano. Per allontanarle dalle case c’è chi consiglia di usare bulbi d’aglio come per i vampiri, appendendoli alle porte e alle finestre. Tra i rimedi più «drastici» c’è quello dell’acqua e sapone miscelato che spruzzato nelle cimici le uccide per disidratazione.

Se invece abbiamo un piccolo orto, ci sono molti modi per cercare di tenerle lontano, come ci suggerisce Associazione Cultura Contadina bergamasca in un bell’articolo sul suo sito internet (http://www.biodiversitabg.altervista.org/index.php/tecinca/132-caccia-grossa-alla-cimice) Dal piretro, insetticida biologico, al vecchio ma sempre efficace metodo dell’acqua e sapone di Marsiglia.

La cimice asiatica - conclude Coldiretti - solo l’ultimo dei parassiti inediti per l’Italia dove nel tempo sono arrivati, per fare qualche esempio, dalla Popillia Japonica alla Drosophila suzukii, dal Dryocosmus kuriphilus alla Xylella, con un conto dei danni all’agricoltura nazionale stimato in oltre il miliardo di euro.

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