La Regione: evitare il burqa negli ospedali
«Per maggiore sicurezza». Che ne pensi?

La Regione Lombardia rivedrà «i regolamenti» con l’obiettivo di vietare l’ingresso delle donne che indossano burqa o niqab nelle strutture regionali, inclusi ospedali e Asl.

Il giro di vite è stato annunciato dall’assessore lombardo alla Sicurezza, Simona Bordonali (Lega), nel corso di un’interrogazione del Carroccio in Consiglio regionale.

Il documento, primo firmatario il consigliere leghista Fabio Rolfi, interrogava la giunta sulla possibilità di adottare provvedimenti «che assicurino la massima efficacia dei controlli di sicurezza interni a tutti gli edifici istituzionali, in tutte le strutture pubbliche regionali», vietando appunto l’ingresso con il burqa o altri veli che coprono il volto.

Nella sua risposta, Bordonali ha assicurato che «verranno rivisti i regolamenti» di accesso, richiamando anche alcune norme nazionali, come il «divieto di comparire mascherati in luogo pubblico». Dunque la Regione si impegna «ad adottare misure che permettano il riconoscimento dei connotati fisici di chi accede all’interno delle strutture regionali». L’assessore ha ricordato che «è la legge italiana a prevedere, per esigenze di pubblica sicurezza, il divieto di utilizzare in occasione di manifestazioni veli che coprano il volto delle persone». E «a tal fine è previsto per tali soggetti l’obbligo di sottoporsi all’identificazione e alla rimozione del velo».

Da parte sua, Rolfi ha sottolineato: «Abbiamo presentato questa interrogazione per chiedere alla giunta di porre in essere misure di sicurezza più incisive, in aggiunta a quelle già esistenti, nelle strutture di pertinenza regionale, con particolare riferimento agli ospedali lombardi». Questa esigenza, secondo l’esponente leghista, «nasce da una crescente presenza di donne di religione islamica, con velo integrale, che rende impossibile il riconoscimento immediato di questi soggetti». Cosa ne pensi?

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