La tecnologia degli ex Riuniti in Malawi
Cura bambini e famiglie in tre ospedali

Bambini, donne, famiglie intere guarite grazie al «cuore» dei vecchi ospedali Riuniti trasferito in Malawi: di attrezzature mediche, strumentazioni, arredi della storica struttura sanitaria orobica, donati attraverso un percorso di dismissione che ha coinvolto diverse associazioni e inviato in diverse aree del mondo.

In Malawi gli ospedali con «timbro» orobico sono tre: a Balaka, Nguludi e Maldeco. Nei giorni scorsi a Balaka è stata inaugurata l’ultima delle tre sale operatoria realizzate con l’aiuto dei bergamaschi. E «testata» anche con oltre una decina di interventi effettuati da un chirurgo bergamasco in «missione». È una storia che parte da lontano, questa, come racconta Walter Previtali, presidente dell’associazione Coordinamento solidarietà, di Bonate Sotto, che ha avuto una parte nella «logistica» dell’intera iniziativa e che è appena rientrato proprio da Balaka con Annibale Casati, il chirurgo che ha fatto gli interventi, oggi in servizio all’Istituto Palazzolo.

«Nel 2009 un gruppo di ragazzi e ragazze bergamaschi hanno fatto un’esperienza di solidarietà in Malawi con padre Bruno Epis (monfortano bergamasco per 38 anni ininterrotti in Malawi, scomparso nel 2011 a 69 anni ndr) : lui ci aveva fatto visitare l’ospedale di Maldeco (voluto proprio da padre Bruno), e ci aveva chiesto di sostenerlo».

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