Lago in calo e centrali in affanno
Torna l’incubo siccità

Poche giornate di pioggia, il livello precipita a -16 centimetri. Il direttore del Consorzio dell’Oglio: «Stagione irrigua salvata, ma il clima è cambiato».

La forbice si sta allargando. Da tre settimane, il divario fra il livello medio dell’altezza del lago di Iseo registrato a Sarnico nel periodo compreso fra il 1933 e il 2016 e quello attuale sta diventando sempre più ampio. Il Sebino ieri era a -16,8 centimetri rispetto allo zero idrometrico; il minimo storico (-31 centimetri, registrato il 13 ottobre del 1971) si sta rapidamente avvicinando. È l’epilogo di una stagione segnata da lunghi periodi di siccità? «In base ai dati del nostro osservatorio – spiega Massimo Buizza, direttore del Consorzio del fiume Oglio – l’andamento è stato più complesso. Ci siamo lasciati alle spalle una estate difficile, sempre vissuta sul filo del rasoio, cioè con poche ma intense precipitazioni che hanno mitigato i danni della lunga siccità invernale e di quella primaverile».

Più che sinuosa come la curva delle media pluridecennale, la linea delle altezze registrate quest’anno pare quella di un grafico di borsa in agitazione: rapidi rialzi e bruschi abbassamenti.

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