Le aziende «bio» a Bergamo sono 170
«Ora si devono rafforzare i controlli»

Nel 2010 erano 74. Coldiretti: «Richiesta di prodotti sempre più alta». Il ministro Martina: la sostenibilità ambientale tra i temi del G7 di ottobre a Bergamo.

Boom del biologico nella Bergamasca. Oggi in provincia si contano circa 170 aziende biologiche, sia allevatori che agricoltori. Secondo i dati elaborati dalla Coldiretti di Bergamo, dal 2010 al 2015 le imprese del settore sono cresciute del 47%, passando da 74 a 108, per poi arrivare ai numeri attuali. In particolare le colture più rappresentate sono quelle orticole, della vite e di frutta piccola (fragole, mirtilli e lamponi); mentre tra gli animali, bovini, caprini, avicoli per la produzione di uova e api.

La Coldiretti sottolinea che «la richiesta di prodotti biologici da parte dei consumatori è sempre più elevata pertanto le aziende agricole si stanno strutturando per essere in linea con le esigenze del mercato». Tuttavia l’associazione degli agricoltori evidenzia che «la rapida crescita dei consumi pone l’esigenza di rafforzare il sistema dei controlli con particolare attenzione ai falsi prodotti biologici importati dall’estero, un pericolo che si potrebbe sventare in modo più incisivo con l’introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti». E «Bergamo è tra le province lombarde che segna una crescita significativa in termini di coltura e operatori». Tra l’altro «il G7 agricolo che si terrà proprio a Bergamo a metà ottobre sarà l’occasione per approfondire il tema della sostenibilità ambientale leva centrale di difesa del reddito e della competitività».

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