L’europarlamentare Zanni lascia il M5S
Entra nel gruppo con Lega e Le Pen

L’eurodeputato bergamasco del Movimento 5 Stelle Marco Zanni abbandona il gruppo Efdd ed aderisce allo Enf (Europa delle Nazioni e della Libertà), la formazione euro fobica che vede al proprio interno la Lega Nord di Matteo Salvini, il Front National di Marine Le Pen e il Pvv di Geert Wilders.

La notizia è stata confermata anche dall’ufficio stampa del M5S Europa con una stringatissima nota. Alle 18 di mercoledì scadeva la possibilità di cambiare gruppo politico mantenendo la presenza nelle Commissioni parlamentari di cui era già membro. Nel caso di Zanni, fervente anti-euro, si tratta di quella Economica e di quella del Bilancio. Con la diserzione di Zanni, sono due gli eurodeputati pentastellati che abbandonano il gruppo Efdd, prima di lui era stato stamattina Marco Affronte ad approdare ai Verdi.

Nei giorni scorsi Zanni ha apertamente criticato tutte le mosse europee decise dai vertici penta stellati, su tutti Beppe Grillo. In un post su Facebook si è definito «sconcertato» dopo l’annuncio della consultazione online per cambiare gruppo, poi rivelatasi inutile a causa del gran rifiuto dei liberali dell’Alde. «E ora – ha spiegato in un’intervista a L’Eco di Bergamo – ci ritroviamo in un limbo, figli di nessuno: il gruppo Efdd o scomparirà oppure non ci vorrà più nelle sue fila; il gruppo Alde ci ha sbattuto la porta in faccia. E così rischiamo di finire nel gruppo dei «Non iscritti», proprio dove non volevamo andare».

L’addio di Zanni ha colto di sorpresa gli attivisti bergamaschi del Movimento 5 Stelle. Molti di loro - chi con post sui social network, chi nel silenzio delle chat - hanno sostenuto la sua posizione critica nei confronti dei vertici. «Il passaggio con Salvini mi lascia allibito - commenta il consigliere regionale bergamasco Dario Violi -. Conosco Marco da anni e mai mi sarei aspettato un cambio di casacca in questo modo. Si possono non condividere le scelte politiche o organizzative, ma bisogna avere la coerenza di rispettare le scelte dei cittadini che ti hanno scelto. Se non condivideva più le scelte del MoVimento avrebbe dovuto dimettersi, non cambiare casacca. Così si dimostra tale e quale ad un politico qualunque».

«Non abbiamo commentato la sue critiche degli ultimi giorni, ma non significa che l’abbiamo sostenuto. Lui ha preso questa decisione all’improvviso - spiega il consigliere comunale di Bergamo Fabio Gregorelli -. Non c’è stato dibattito interno. Abbiamo una chat in cui c’è anche lui e in questi giorni non ha accennato nulla. Ha fatto un saluto e ha abbandonato la chat. Io l’ho scoperto dall’Ansa, senza avere nessuna discussione».

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