Lo scalo merci in vendita, per finta
Richiamo per gli investitori stranieri

«Suvvia, si fa per scherzare...», per dirla alla toscana, idioma molto caro al nostro premier. Comunque la vogliate vedere, lo scalo merci è sul mercato: l’area compare tra quelle disponibili nel sito «Invest in Italy», rivolto agli investitori stranieri. Una trovata del governo Renzi nell’ambito del decreto «Sblocca Italia».

Un progetto realizzato dal’Ice (l’istituto per il Commercio all’estero) «su impulso della presidenza del Consiglio del Ministri e del ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle Finanze e Agenzia del Demanio» si legge. Il portale «propone opportunità di investimento diversificate, suddivise in due macro-categorie: da un lato immobili pronti per una valorizzazione già definita, come palazzi storici idonei ad essere trasformati in uffici di prestigio o alberghi di “charme”; dall’altro operazioni di sviluppo immobiliare – ad esempio immobili da trasformare o aree da edificare – la cui valorizzazione potrà essere orientata, verso le soluzioni più adeguate e sostenibili, attraverso il confronto con il mercato dei potenziali utilizzatori e investitori».

In sostanza un sito-vetrina, che qualche problemino però lo sta dando. Al punto che Sistemi Urbani, la società della galassia delle Ferrovie che si occupa della valorizzazione del patrimonio immobiliare (tranne le stazioni), e nella fattispecie anche dello scalo merci, si affretta a dire che «non c’è nulla in vendita. Quel sito è una vetrina, le Ferrovie non vendono così le loro aree».

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