Lotta all’evasione, Bergamo rallenta
Incasso dimezzato: solo 473 mila euro

Si può definire «anno di transizione», oppure addirittura un vero stop. Negli ultimi dodici mesi la lotta all’evasione fiscale condotta a testa bassa dal Comune di Bergamo contro i furbetti delle tasse ha subìto un rallentamento. Non tanto nel lavoro degli uffici, da sempre all’avanguardia in questo campo, quanto nei risultati.

La direzione finanze del ministero dell’Interno ha ufficializzato le somme recuperate da tutte le amministrazioni bergamasche che hanno stretto un accordo con l’agenzia delle Entrate: Palafrizzoni incassa 473 mila euro, ma nel 2015 poteva vantare addirittura 1 milione e 179 mila euro. I 36 Comuni orobici che hanno sposato il progetto del Fisco quest’anno sono riusciti a strappare in totale 1,1 milioni dalle tasche di piccoli e grandi evasori. Quali sono le cause del dimezzamento delle entrate nel capoluogo? La prima non è negativa: il monitoraggio dei contribuenti infatti è capillare fin dal 2011, quindi chi ha “sgarrato” negli anni precedenti non può più ripetere l’errore. La seconda causa è di tipo tecnico, dovuta all’avvento della voluntary disclosure (l’autodenuncia per il rientro di capitali dall’estero, ndr) che ha spostato l’attenzione del Fisco su queste somme non rientranti negli accordi con i Comuni. La terza è amministrativa: il blocco delle assunzioni non consente a Palafrizzoni di incrementare il personale di questi uffici, quindi sarà sempre più difficile garantire la copertura di personale.

L’assessore al Bilancio Sergio Gandi è comunque ottimista: «Sapevamo che quest’anno avremmo avuto un contraccolpo e i risultati ufficiali confermano la nostra ipotesi – spiega -. Ci sono anni di transizione e anni record come il 2015. D’altronde più passa il tempo e più l’elusione accertata diminuisce per effetto dei controlli precedenti. Siamo abituati bene perché da sempre figuriamo tra i primi posti della classifica nazionale, quindi vorremmo sempre fare meglio. I nostri dipendenti svolgono un lavoro di assoluta eccellenza, lo dimostra il fatto che vadano in tutta Italia a formare il personale di altre amministrazioni».

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