Malato di Hiv abusa della moglie
Confermata condanna a 5 anni

Aveva tenuto nascosto alla moglie di essere malato: la Cassazione ha confermato la condanna.

Aveva tenuto nascosto alla moglie di essere malato di Hiv e quando la donna rimettendo a posto il garage trovò la documentazione medica della malattia, ben nascosta dal marito, l’uomo le impose anche con la minaccia del coltello di continuare ad avere rapporti nella loro abitazione del Bergamasco. La Cassazione ha confermato la condanna a cinque anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale continuata a carico dell’imputato, un italiano sposato con una straniera che appena ha potuto, dopo pochi mesi dalla scoperta della documentazione, è fuggita dalla casa coniugale.

L’uomo era già stato sposato una prima volta, con una donna poi morta, ed era stato denunciato anche dalla partner successiva con l’accusa di averle nascosto la malattia e di averla esposta al rischio del contagio. Questo procedimento, nato con rito abbreviato, si era poi interrotto perchè la donna aveva ritirato la denuncia. La seconda moglie, invece, ha mantenuto ferme le accuse nonostante in primo grado il gup del Tribunale di Bergamo non le avesse creduto. È stata la Corte di Appello di Brescia - con sentenza del giugno 2016 a seguito dell’impugnazione del Pg - ad accertare la colpevolezza del marito, un 51enne definendolo «un pericoloso untore incurante della sorte delle donne». Non sono note le cause del decesso della prima moglie, e nulla si sa delle condizioni di salute della ex compagna e della seconda moglie».

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