Malato grave, l’Inps gli toglie il sussidio
Ma l’azienda continua a pagarlo

Per l’Istituto di previdenza, il giovane 22enne di Cesanatico, non ha più diritto alla malattia retribuita, ecco che allora entra in campo l’azienda che continua a pagargli lo stipendio. La notizia apparsa sul quotidiano online «Today».

L’Inps lo lascia solo, l’azienda per cui lavora gli paga lo stesso lo stipendio. È la storia di un 22enne di Cesenatico, affetto da una grave malattia, il Sarcoma di Ewing, fin dall’età di 11 anni. A causa della lunga convalescenza, seguita all’ennesima operazione a cui il giovane ha dovuto sottoporsi, l’Inps gli ha sospeso lo stipendio. Ma l’azienda, la Siropack Italia, ha deciso allora di stare vicino al dipendente e a continuare a pagargli lo stipendio. Per l’istituto di previdenza il giovane ha esaurito il periodo di malattia retribuita, e così l’azienda ha deciso, anche rifiutando la proposta degli altri dipendenti di fare una colletta, di continuare a pagargli lo stipendio.

«Prima che sopraggiungesse l’obbligo di assumere una persona diversamente abile, non abbiamo avuto dubbi a puntare su di lui, nella convinzione che il lavoro potesse dargli un ulteriore stimolo per continuare a combattere la sua battaglia personale - hanno raccontato i titolari della Siropack, Rocco De Lucia e Barbara Burioli, al quotidiano online “Today” - è un ragazzo infinitamente disponibile e positivo, per questo la sua presenza ha rappresentato, fin dal suo arrivo, un valore aggiunto per tutta l’azienda».

«La nostra azienda considera quanto subito dal giovane una profonda ingiustizia - hanno quindi spiegato i due titolari dell’azienda -. Siamo rimasti commossi dalla sensibilità dei nostri circa 30 dipendenti, che si sono resi subito disponibili al pagamento di una colletta, ma abbiamo stabilito che sarà la proprietà a provvedere al suo sostentamento, là dove gli organi preposti alla tutela dei lavoratori hanno deciso di voltare le spalle a chi si trova nel bisogno».

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