Nuova ondata di caldo africano
Nel week end picchi di 35 gradi

Non lo dice solo il calendario, ma anche i meteorologi: l’estate non è finita e nei prossimi giorni ne avremo una conferma.

«L’Estate 2017 non solo non ha iniziato il suo fisiologico declino stagionale ma ci propone sul piatto una nuova intensa ondata di caldo africana – lo conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che spiega – l’anticiclone ci traghetterà fino a fine mese con tempo in prevalenza stabile e soleggiato da Nord a Sud, ma soprattutto con venti via via più caldi provenienti ancora una volta dal Nord Africa».

DAL WEEKEND PICCHI NUOVAMENTE DI 35-36°C – «Fino a venerdì il clima diurno sarà caldo ma senza estremi, con massime in genere comprese tra 28° e 32°C e qualche punta superiore giusto su regioni tirreniche e Sardegna – prosegue Ferrara di 3bmeteo.com – nei giorni a seguire invece il caldo tornerà a farsi intenso, sebbene senza i picchi eccezionali di inizio Agosto, con punte nuovamente di 35-36°C dal weekend e in particolare su Valpadana, Toscana, Lazio, Umbria, Campania, Sardegna, Sicilia, materano e Puglia. A fine mese non sono da escludersi picchi locali anche di 37-38°C sulle zone interne lontane dal mare. Qualche grado in meno invece lungo le coste grazie alle brezze ma come spesso accade con sensazione di afa più accentuata. Davvero poche le piogge nei prossimi 8-10 giorni, con al più qualche occasionale temporale sulle Alpi, specie occidentali, al più davvero isolati sull’Appennino».

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CALDO, QUANTO DURERA’? – «Se sole e caldo possono far piacere ai vacanzieri, dall’altra parte abbiamo una situazione davvero critica sul fronte siccità che questo anticiclone non farà altro che peggiorare. E’ notevole inoltre la frequenza e la persistenza delle recenti ondate di calore, che in questa stagione hanno concesso ben pochi giorni di tregua e non sempre per tutte le regioni. Si guarda dunque avanti alla ricerca di un cambiamento, che riporti la pioggia e temperature più consone al periodo. Allo stato attuale questo cambiamento non si intravede prima di 8-10 giorni, dopodiché l’alta pressione potrebbe iniziare a mostrare i primi segnali di cedimento consentendo qualche spunto temporalesco in più a partire dal Nord, con conseguente calo termico. Tuttavia anche in tal frangente non si tratterebbe di piogge omogenee e diffuse, ma sempre troppo localizzate, fatto che non risolve certamente il problema siccità» – concludono da 3bmeteo.com

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