Omicidio di Valtesse, usate quattro armi
Per gli inquirenti c’è premeditazione

Un martello, un coltellino, un coltello da cucina e infine una mannaia. È «l’arsenale» utilizzato da Vladislav Turcan per l’aggressione mortale sferrata al patrigno, Giuseppe Grillo, 40 anni.

L’omicidio si è consumato nel pomeriggio di lunedì 7 agosto, intorno alle 15, in una palazzina di via Mallegori, nel quartiere di Valtesse. Dopo l’interrogatorio gli inquirenti contestano al 23enne la premeditazione: la vittima infatti è stata colpita alle spalle con un martello mentre stava leggendo il tablet in cucina. Qualche ora prima, alle 11, Turcan aveva litigato con la madre. L’aggressore ha colpito l’uomo con una forza tale da spezzare il manico del martello. A quel punto ha preso un coltellino che aveva in tasca e poi ha utilizzato anche un coltello da cucina. La madre ha cercato di fermarlo, ma è stata a sua volta aggredita e colpita con una mannaia. Il patrigno è morto poco dopo, la madre è riuscita a salvarsi nonostante le numerose ferite da taglio su tutto il corpo.

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