Omicidio di Valtesse, Vladislav confessa
Per la procura è «delitto premeditato»

La procura suppone non sia stato un delitto al culmine di una lite ma di un’azione premeditata del ragazzo.

Un delitto premeditato. È l’accusa che il sostituto procuratore Emanuele Marchisio contesta a Vladislav Turcan, il 23enne di origini moldave che lunedì pomeriggio ha ucciso il patrigno Giuseppe Grillo, 40 anni, e ferito la mamma Natalia Turcan di 41 nell’appartamento dove i tre vivevano a Valtesse.

Non un delitto sfociato al culmine di un litigio tra il ragazzo e il patrigno, ma compiuto a mente fredda. Vladislav ha aspettato che il patrigno tornasse a casa e lo ha colpito alla testa con un martello. Il ragazzo ha raccontato di liti continue in famiglia, e di qualche episodio di violenza. Migliorano intanto le condizioni della madre, che è stata operata all’ospedale Papa Giovanni XXIII. La donna ha saputo solo martedì 8 agosto della morte del marito. Nella confessione fiume il ragazzo ha detto: «Ero trattato come un animale».

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