Orio, Colognola e la nuova rotta
«Bene, ma ora facciamo in fretta»

L’Associazione «Colognola per il suo futuro: «La Commissione aeroportuale si riunisca per deliberare: è angosciante la prospettiva di un’altra estate invivibile»

L’associazione «Colognola per il suo futuro» accoglie «con soddisfazione il fatto che l’Arpa abbia confermato i positivi effetti che la revisione delle rotte comporterebbe, a livello di inquinamento acustico, per più di 3.000 cittadini del territorio bergamasco. Ciò conferma la validità della proposta presentata da Palazzo Frizzoni alla Commissione aeroportuale, in linea non solo con la posizione assunta dal sindaco di Bergamo a tutela della cittadinanza, ma anche con quella presa il 22 luglio 2013 dall’Amministrazione comunale di Bergamo, che all’unanimità aveva approvato un ordine del giorno in base al quale essa manifestava la volontà di impegnarsi affinché nessun quartiere della città venisse incluso nelle zone di rispetto aeroportuale».

«I dati relativi al numero di persone esposte al rumore superiore ai 60 decibel sono ovviamente complessivi, perciò non possono spiegare che quelli concernenti la città di Bergamo riguardano, nella stragrande maggioranza, i residenti di Colognola: una realtà che siamo costretti a subire da quando, nel 2009, è stata modificata la rotta in base ad una scelta più di carattere politico che tecnico. La nuova proposta, pertanto, è volta a sanare una situazione altamente discriminante e siamo grati al sindaco di Bergamo che si sta adoperando non certo per favorire un quartiere, ma per obbedire ad un criterio di equità che le scelte pregresse non avevano rispettato».

«La revisione delle rotte proposta diminuirà in modo sensibile il numero delle persone esposte al rumore ed è quindi in linea con il dettato della legge, come sostenuto anche dal rappresentante della Regione Lombardia nella seduta della Commissione aeroportuale del 31 luglio 2015 e come riportato nel relativo verbale: “Come previsto dalla normativa, l’obiettivo di una nuova distribuzione del traffico dovrà necessariamente perseguire la finalità di minimizzare la popolazione dell’intorno aeroportuale esposta a livelli di LVA superiori ai 60 decibel”. Auspichiamo che la Commissione aeroportuale si riunisca quanto prima per deliberare in merito, perché per noi è veramente angosciante la prospettiva di dover trascorrere un’altra estate invivibile».

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