Orio, piano da 100 mila voli entro il 2030
«Ma non sono numeri scolpiti nel marmo»

Tra le prossime sfide dell’aeroporto di Orio al Serio c’è il progetto di ridefinizione degli spazi aeroportuali, contenuto nel nuovo piano di sviluppo.

«Il nuovo piano segue questa logica: nel documento si parla di 100 mila voli entro il 2030 e 4 milioni di passeggeri in più, ma teniamo presente che non si tratta di numeri scolpiti nel marmo – spiega il direttore generale Emilio Bellingardi – noi dobbiamo quindi predisporre una serie di investimenti per dare risposta a quegli scenari, tenendo conto del fatto che la situazione è mutabile: ora attendiamo che l’iter prosegua, ma da parte nostra siamo convinti di aver fatto bene le cose, in maniera responsabile e qualitativamente alta. Il cargo-center è un’alternativa a quello che c’è adesso, e va costruito in una zona diversa per ragioni logistiche. Non intendiamo averne due, bensì poter contare su un cargo center di livello europeo. Intendiamo procedere al più presto, non appena verrà approvato il nuovo piano».

Lo sviluppo qualitativo dello scalo non può più prescindere da un collegamento ferroviario, come ribadito dallo stesso direttore generale: «Il treno è un elemento fondamentale in una fusione come quella avviata con Sea. Non esiste sistema aeroportuale al mondo in cui i diversi scali non siano perfettamente interconnessi tra di loro: un passeggero deve dunque essere in grado di transitare comodamente da un aeroporto all’altro con un alto livello di servizio».

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