Orobie in bianco, vento a 150 all’ora
Temperature in picchiata: -14° al Coca

Nelle alte valli, la neve accumulatasi nei giorni scorsi portata via dalle bufere. Temperature in picchiata. Meno 14° al pizzo Coca, meno 7° al Curò. Fino a qualche giorno fa, ancora fiorivano i rododendri a duemila metri.

Freddo e vento fortissimo. Dopo il caldo anomalo di ottobre l’inverno sembra aver messo l’acceleratore. Sulle Orobie, in particolare, lunedì è stata una giornata di bufera, con il vento che ha superato anche i 150 chilometri orari. Insomma, alle elevate temperature, decisamente sopra la norma, registrate a fine ottobre, sta facendo da contrasto il deciso calo termico delle ultime ore, soprattutto alle quote più elevate. Solo qualche giorno fa, come troppo spesso si sta verificando negli ultimi anni, si potevano ancora trovare delle piante di rododendro che, fin verso i 2.000 metri, erano in fase di fioritura per la seconda volta. La nevicata di inizio mese non ha affatto ristabilito questi delicati equilibri poiché lo scorso fine settimana sono comparse anche fioriture di viole e genziane, specie tipicamente primaverili.

Da sabato notte la colonnina di mercurio è tornata a precipitare verso il basso, complice anche un forte vento proveniente dai quadranti settentrionali, come confermano le stazioni meteorologiche del Centro meteo Lombardo. Il record del valore più basso della nostra provincia è stato ovviamente fatto registrare da quella installata quest’estate sul Tetto delle Orobie, ai 3.050 metri del pizzo Coca; all’ora di pranzo ha infatti segnato i meno 14 gradi centigradi.

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