Panico Brexit in borsa, Milano sprofonda
Petizione da Londra: «Città resti nell’Ue»

Panico sulle Borse dopo l’esito del referendum sulla Brexit : le piazze europee stanno segnando il peggior calo dall’ottobre del 2008 e dalle turbolenze del post Lehman. L’indice paneuropeo Euro Stoxx giù dell’8,7% e lo Stoxx 600 è giù del 7,2%. Londra perde il 4,5%, Parigi l’8,4%, Francoforte va già del 7,1%, Madrid scivola dell’11,4%.

Piazza Affari sta per segnare un crollo storico: con una perdita del 10,6% l’indice Ftse Mib sta subendo la maggiore perdita da quando è possibile ricostruirne a ritroso l’andamento, dal 1994. L’indice Ftse Mib è operativo dal primo giugno 2009 ed è possibile il calcolo «aggiustato» anteriore sovrapponendolo al precedente indice Mibtel. Nelle fasi del post crac Lehman il Ftse Mib ricalcolato ha segnato un crollo dell’8,24% il 6 ottobre 2008. L’11 settembre 2001 aveva perso il 7,57%.. Intesa lascia il 18,9%, Unicredit va giù dell’18,7%. A livello settoriale crollano soprattutto i titoli finanziari (-10,5%). Tra i colossi Ue Santander perde il 20%, Lloyds cede il 20,1, Bnp il 16,3%, Barclays lascia il 19,7%. Scivolano più di tutte le banche greche, con Alpha già del 29,2% ed Eurobank del 30%.

Brusche oscillazioni anche degli spread dopo l’ufficializzazione della Brexit. Il differenziale tra Btp e Bund è schizzato fino a 191 punti base per poi ripiegare sotto quota 170 a 165 punti. Il divario tra i decennali di Spagna e Germania ha sfiorato i 200 punti base e ora si è ridotto a 173 punti. E la Brexit innesca la corsa ai beni rifugio, con una pioggia di acquisti sui Bund che fa crollare il tasso del 10 anni tedesco al minimo storico di -0,17%. Il rendimento del decennale tedesco è poi risalito a -0,14%.

Nel frattempo il dibattito sulla Brexit e le conseguenze è acceso. Da Londra arriva anche la notizia di una petizione, lanciata su Change.org, in cui si chiede di dichiarare indipendente la città e di lasciarla nell’Ue. «Londra è una città internazionale, e vogliamo rimanere al centro dell’Europa», scrive il promotore James O’Malley, che chiede al sindaco Sadiq Khan «dichiarare Londra indipendente e chiedere di aderire all’Unione europea, compresa l’appartenenza della Zona Schengen». La petizione ha superato le 30 mila firme in poche ore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA