Pensioni anticipate, novità dal 1° maggio
A Bergamo sul piatto 7 milioni di euro

Dopo anni burrascosi i pensionati bergamaschi possono tirare un sospiro di sollievo. Almeno sulla carta.

La legge di bilancio, solo per la provincia di Bergamo, mette sul piatto circa 48 milioni di euro, almeno secondo le stime fatte dai funzionari della Camera. 15 milioni verranno utilizzati per due delle novità più importanti che l’anno appena iniziato proporrà sul versante, sempre intricato e controverso, delle pensioni. Si tratta, nello specifico, del cosiddetto Ape social, il nuovo sistema che permetterà ad alcune categorie di lavoratori (disoccupati senza ammortizzatori sociali, disabili, soggetti con portatori d’handicap a carico o che abbiano svolto «attività gravose», purché con un reddito inferiore a 1.350 euro lordi mensili) di lasciare il mercato del lavoro in anticipo rispetto alle normali scadenze previste per le pensioni di vecchiaia; e poi del pensionamento, sempre anticipato, riservato a coloro i quali, negli stessi gruppi indicati, abbiano cominciato a versare i contributi a 18 anni, o ancora prima, e rientrino dunque nel gruppo dei «precoci». Sull’importo totale dei fondi destinati al territorio orobico dal documento contabile varato a dicembre dal Parlamento (dei 48 milioni indicati, su conteggi dei funzionari della Camera dei deputati in base ai dati nazionali e ai potenziali fruitori dei benefici in ambito territoriale, 14 milioni sono, fra gli altri importi, riservati alle «quattordicesime», 15 alla salvaguardia degli esodati e 2 ai lavori usuranti), l’Ape social potrà contare su 7 milioni.

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