Il pilota bergamasco e lo scoppio in volo
La notizia sui siti di tutto il mondo - Guarda

Sui siti web delle testate giornalistiche di tutto il mondo la notizia dell’esplosione sull’Airbus A321 della compagnia somala Daallo Airlines . Riccardo Bonaldi, 24 anni, di Longuelo, ha gestito tutte le fasi concitate di questo volo che poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia. Il ministro per i Trasporti somalo: esplosione di una bombola di ossigeno.

L’esplosione è avvenuta 7 minuti dopo che l’Airbus A321 della compagnia somala Daallo Airlines – ma su tratta gestita dalla compagnia greca Hermes – ha lasciato la pista dell’aeroporto somalo Aden Adde. I primi a riferire la notizia sono stati alcuni siti internazionali, tra cui horseed media.net, portale somalo. Tre dei 74 passeggeri presenti sul volo sono rimasti feriti, uno è in gravi condizioni. Fonti online non confermate raccontano di un corpo carbonizzato precipitato dopo essere stato risucchiato nel vuoto attraverso la falla aperta in cabina: il corpo sarebbe caduto al suolo nel distretto di Balcad, circa 35 chilometri a Nord Est di Mogadiscio. Immediata la decisione del comandante e del copilota Riccardo Bonaldi di riportare a terra il velivolo con un atterraggio di emergenza, sempre a Mogadiscio, dove era partito alle 11,20 del mattino.

Nel frattempo il governo somalo ha spiegato che a provocare l’esplosione e le fiamme sarebbe stato un incidente tecnico, con ogni probabilità l’esplosione di una bombola di ossigeno: lo ha dichiarato in conferenza stampa all’aeroporto della capitale somala il ministro per i Trasporti, Ali Jama Jangeli, sulla base delle prime risultanze, implicitamente dissipando i sospetti, avanzati da alcuni media, che potesse essersi trattato di una bomba. Anche un funzionario della Daallo Airlines ha invece parlato di «un’esplosione del serbatoio dell’ossigeno».

Nel frattempo il giovane bergamasco, contattato via cellulare, non ha voluto rilasciare dichiarazioni: le forze dell’ordine di Mogadiscio stanno indagando sull’incidente e ogni dettaglio del volo, dalla deflagrazione all’atterraggio d’emergenza, sono sotto il totale riserbo. «Mio figlio sta seguendo il training di volo da oltre due anni con la Hermes Airlines – spiega Antonio Bonaldi, papà di Riccardo e medico in pensione -. Dopo il liceo scientifico Lussana ha frequentato la scuola per piloti a Lisbona e ha preso il brevetto. Necessario successivamente un lungo training direttamente in cabina di pilotaggio che sta svolgendo con la compagnia greca con cui vola in Europa e Africa. Nei prossimi giorni era in programma il suo ritorno a casa». I genitori di Riccardo Bonaldi che non vedono l’ora di riabbracciare il ragazzo: «Lo abbiamo sentito per pochi secondi, la comunicazione andava e veniva, poi qualche messaggio in whatsapp: ci è parso molto tranquillo. Lui e il pilota hanno fatto un lavoro eccezionale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA