Primi nello sport e anche negli studi
L’Università di Bergamo in pista

Da quest’anno l’Università degli Studi di Bergamo è parte di una ristretta rosa di Atenei che offre agli atleti di alto livello il percorso Dual Career--Up4Sport, una possibilità di affiancare alla propria carriera sportiva un percorso pionieristico di formazione universitaria.

Mens sana in corpore sano. Da quest’anno l’Università degli Studi di Bergamo è parte di una ristretta rosa di Atenei che offre agli atleti di alto livello il percorso Dual Career--Up4Sport, una possibilità di affiancare alla propria carriera sportiva un percorso pionieristico di formazione universitaria con una grande attrattività, valido per tutti i 34 corsi di laurea UniBg e in linea con le direttive europee.

Nell’Aula Magna – Ex Chiesa di Sant’Agostino alla presentazione del programma sono intervenute anche Lara Magoni, delegata Coni Bergamo e consigliere della Regione Lombardia, ex-campionessa di sci plurimedagliata di Coppa del Mondo, argento ai Mondiali 1997 e Daniela Masseroni, pluri campionessa mondiale di ginnastica ritmica, argento olimpico 2004, laureatasi all’Università degli Studi di Bergamo, oggi formatrice nella sede italiana di una multinazionale. «Terminare un percorso sportivo di alto livello perseguendo il sogno di una formazione adeguata rende completo l’intero cammino di ciascun atleta – ha spiegato Lara Magoni - Sport e istruzione: un binomio inscindibile, che pone alla base l’intero sviluppo dell’essere umano. Finalmente anche la nostra città e la sua università saranno testimoni di un progetto che la renderà all’avanguardia nel panorama nazionale».

«La scelta di UniBg di ospitare un programma Dual Career non si inserisce solo in un quadro europeo di accordi da parte degli stati membri – ha commentato il Rettore Remo Morzenti Pellegrini - ma risponde anche all’esigenza di sostenere nelle loro carriere tutti gli atleti - uomini, donne, ragazzi e ragazze, con e senza disabilità - e consentire loro di seguire percorsi di istruzione utili a promuovere la realizzazione di una nuova carriera dopo la carriera sportiva e in sviluppo armonico con le altre sfere della vita, sia per loro, sia per la società̀ e al mondo sport che potranno beneficiare della positiva immagine di atleti istruiti che funzionino da modelli positivi per i giovani».

L’Unione Europea considera la doppia carriera dello studente-atleta una priorità e ha chiesto ai Paesi membri di rispondere alle esigenze degli atleti-studenti, per fari sì che sia possibile conciliare studi e carriera sportiva. In Italia, tuttavia, solo un limitato numero di Università, Federazioni Sportive Nazionali e Associazioni Sportive ha considerato questo aspetto: l’Università degli Studi di Bergamo è tra i pochi Atenei in Italia ad aver raccolto questa istanza.

«Il progetto Dual Career prevede una serie di vantaggi per gli sportivi: – ha spiegato Claudio Bertoletti, Presidente Cus – Centro Universitario Sportivo Bergamo - illustrando il funzionamento del programma – dalla possibilità di seguire i corsi in modalità part-time conseguendo il titolo in 6 anni e non in 3 o in 10 anziché in 5, con contributi bilanciati a quella di sospendere per 1 anno gli studi in occasione di Olimpiadi o Mondiali». E tante altre chances.

«I programmi sulla Dual Career costituiscono lo strumento principale attraverso cui l’Unione europea intende sottolineare il profondo legame che unisce lo sport all’istruzione» commenta Stefano Bastianon, docente di diritto dell’Unione Europea all’Università degli Studi di Bergamo . «L’Università di Bergamo dimostra di essere più avanti rispetto alla scuola superiore, che ancora non pare in grado di porsi il problema dell’orientamento formativo per gli atleti» rileva l’assessore comunale Loredana Poli.«UniBg ha attivato un tavolo di lavoro riguardante la “Dual Career” per studenti-atleti di alto profilo agonistico – spiega Francesco Lo Monaco, Delegato d’Ateneo allo Sport - Il tavolo ha prodotto un documento la cui applicazione permetterà a student atleti “top level” di poter godere di una serie di aiuti e appoggi nello svolgimento della propria vita universitaria».

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