Provincia, 51 milioni vanno allo Stato
Per scuole e strade ne tornano solo 5

Oltre 51 milioni di euro: è la somma che Via Tasso deve «girare» allo Stato nel 2016. Se ne va così a Roma il 65% delle entrate da Imposta provinciale di trascrizione e Rc auto. Nel frattempo in arrivo c’è un contributo di 5,1 milioni per viabilità ed edilizia scolastica.

I conti definitivi sono stati fatti in questi giorni, con gli ultimi aggiornamenti sui «contributi alla finanza pubblica» dovuti dalle Province. Certo, qualcosa di quei fondi poi torna sul territorio: in arrivo c’è un contributo di 5,1 milioni per viabilità ed edilizia scolastica. Ma di fatto quell’esborso di 51 milioni prosciuga circa il 65% dei grossomodo 80 milioni che entrano nelle casse della Provincia da Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) e Rc auto. Una drastica dieta cui è sottoposta l’entrata «autonoma» principale dell’ente di Via Tasso (la cui attività si basa per la maggior parte su trasferimenti statali e regionali).

Il percorso «dimagrante» per le Province (che certo di una revisione, a livello nazionale, avevano bisogno) era iniziato nel 2012 con le prime misure del governo Monti. Toccò poi, nel 2014, al famoso decreto degli «80 euro», che anche a questi enti (all’epoca appena riformati dalla legge Delrio) chiedeva un impegno di «spending review» (sulla spesa corrente, ma anche sul milione circa risparmiato dalla mancata indennità degli amministratori). A far saltare il banco, però, è stata la legge di stabilità approvata a fine 2014. Il sommarsi dei provvedimenti degli ultimi anni ha fatto sì che nel 2015 il «contributo» girato da Via Tasso a Roma fosse di circa 37 milioni, salito quest’anno a 51 (per il 2017 si parlerebbe di 74 milioni).

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